Esami speciali alla Scuola in Ospedale di Monza: otto ragazzi promossi

Scuola in Ospedale e Maria Letizia Verga: educazione e speranza

 

Alla Scuola in Ospedale del Centro Maria Letizia Verga di Monza il tempo degli esami si è trasformato in una vera festa di coraggio. Ben otto ragazzi, in cura presso il centro specializzato per la cura della leucemia infantile, hanno affrontato e superato le prove finali della terza media. Una conquista che, in un contesto delicato come quello ospedaliero, assume un valore doppio.

 

I ragazzi hanno sostenuto le prove scritte e orali di italiano, matematica, inglese, francese e spagnolo. Non si sono limitati a dimostrare quanto appreso durante l’anno scolastico, ma hanno anche condiviso con i professori e la commissione esaminatrice le proprie emozioni, le proprie storie e il percorso personale vissuto tra le corsie dell’ospedale. Ogni esame si è trasformato in un racconto, in una testimonianza di forza e di resilienza.

 

Alla base di questo successo c’è il lavoro quotidiano della Fondazione Maria Letizia Verga, che da anni affianca le famiglie dei piccoli pazienti nel difficile percorso della malattia, garantendo non solo cure mediche d’eccellenza, ma anche percorsi educativi personalizzati. Perché la scuola, anche in ospedale, rappresenta normalità, futuro, speranza.

 

Esami superati e futuro: la forza della scuola in ospedale

 

Alla Scuola in Ospedale di Monza, gli esami non sono solo un obbligo scolastico, ma un simbolo di resilienza e di speranza per il futuro. Superare una prova come quella della terza media, per ragazzi in cura contro la leucemia, significa guardare avanti con determinazione e fiducia. Ogni compito svolto, ogni risposta data durante i colloqui è stata un piccolo tassello verso un progetto più grande: non solo quello dell’istruzione, ma quello di una vita che continua, piena di sogni da realizzare.

 

L’impegno quotidiano degli insegnanti, dei medici, degli operatori e delle famiglie crea una vera rete di sostegno. Perché in questi reparti la scuola non è solo nozioni e verifiche, ma è un ponte tra il presente difficile e il futuro che aspetta fuori dalle stanze dell’ospedale. Insieme si può, come recita il motto della Fondazione: insieme si vince, insieme per guarire un bambino in più.

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Alessandro Sangalli