Striscioni, cartelli e accuse: la protesta contro Pedemontana irrompe al Giro d'Italia
Durante la 18ª tappa in Brianza, il Comitato No Pedemontana torna in strada per dire no all’autostrada davanti alle telecamere di tutta Italia

Come riportato dai colleghi di MonzaToday, a Gerno, frazione di Lesmo non lontana dai cantieri dell’infrastruttura, i manifestanti si sono radunati nel primo pomeriggio. Hanno atteso la carovana ciclistica esponendo striscioni come “No Pedemontana, sì al trasporto pubblico” e “Pedemontana stupra la nostra Brianza”, in una protesta pacifica ma visibile, approfittando della copertura mediatica dell’evento.
Anche a Cesano un piccolo presidio
Come riportano i colleghi de IlCittadinoMB, anche a Cesano Maderno, nei pressi del traguardo della tappa, è comparso anche un piccolo gruppo di attivisti con cartelli rosa e bandiere per ribadire il proprio dissenso all’opera. A pochi metri da loro, anche manifestanti pro Palestina. Tuttavia, per la maggior parte del pubblico presente – incluso quello internazionale – la giornata è stata all’insegna dello sport e della festa, con la protesta rimasta in secondo piano.
Proteste che non si fermano
Nonostante l’avanzamento dei cantieri lungo le Tratte B2 e C, il Comitato No Pedemontana continua a far sentire la propria voce in occasione di eventi pubblici e grandi manifestazioni. Flash mob, incontri e presidi sono ormai una presenza costante, per denunciare quella che definiscono “un’opera inutile e dannosa” per il territorio.

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