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Il pre - partita della sfida che contrappone i due grandi amori di Silvio Berlusconi è ovvia emozione per Adriano Galliani, che riceve il suo ex sodalizio per la seconda volta-

Galliani, il valore della stagione biancorossa

Sono queste le dichiarazioni raccolte da Dazn, centrali le riflessioni su un Monza che secondo Stefano Borghi avrebbe una marcia in meno rispetto ai suoi standard: “Un anno fa il Monza era una novità, adesso gli avversari ci conoscono e prendono le giuste contromisure. Non è un Monza con le marce più basse, c'è questa differenza: ci si abitua a ogni cosa, il Monza non ha mai giocato la A, quest'anno si da per scontato storcere il naso davanti a una sconfitta con una grande. Giochiamo un torneo diviso a metà, il Monza gioca il campionato delle seconde 10, dove tra l'altro il livello è aumentato. 

Galliani, pensieri rossoneri (passati e presenti)

Il Milan è centrale nella storia dirigenziale (e da tifoso) di uno dei brianzoli più famosi al mondo: "Ho cenato col presidente Scaroni, c'era Ibra, ma lui non ha la pancia: stasera non penso al risultato, ma al presidente Berlusconi, che ha dato al Monza e al Milan i massimi risultati della loro storia, 5 Coppe Campioni e la A; per vent'anni il Monza non ha disputato neanche la B. Ibra è un ragazzo intelligente, sta imparando il nuovo mestiere: è umile, sa che deve imparare e col tempo sarà un dirigente importante; è un uomo vero, sempre pronto a dare il segnale a chi ha problemi. Nel grande Milan non so chi giocherebbe, faccio il dirigente del Monza e non mi impiccio. Abbiati? Facilitato dal fatto che lo prese al Milan un dirigente del Monza” 

Galliani gran cerimoniere