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La transizione smart rappresenta una peculiarità evidente delle città moderne: Monza si inserisce alla perfezione in questa tendenza, come molte altre realtà del Nord Italia. Sono ormai numerosi gli esempi di sensoristica applicata al contesto urbano, con molteplici tipologie di sensori e di funzionalità: ci sono, per esempio, sensori legati alla qualità dell’aria, quelli per l’illuminazione, quelli contro le esondazioni, quelli utili per prevenire gli allagamenti, i sensori di livello e così via.

L’evoluzione dei nuclei urbani contemporanei

Progettare una città al giorno d’oggi vuol dire, tra l’altro, prendere in considerazione una serie di necessità in costante evoluzione. Più queste esigenze divengono complesse, più si modificano le tecnologie che occorrono per fare in modo che i centri urbani acquisiscano un livello di efficienza più elevato risultando al servizio dei cittadini. Applicare i sensori nelle smart city serve a ridurre i consumi e, dunque, a limitare l’impatto ambientale: ma a ben vedere la varietà di applicazioni possibili è decisamente più vasta, con la generazione di quello che si può definire a tutti gli effetti un ecosistema che vede al centro, appunto, i sensori. Sono questi a rendere le città intelligenti, grazie all’attività di raccolta dei dati che svolgono. Repcom è una delle aziende specializzate nella progettazione e nella realizzazione di tali sensori, grazie a tecnologie all’avanguardia e competenze specifiche.

La sicurezza urbana e i cartelli stradali

I sensori sono, per esempio, dei validi ed efficaci strumenti per la prevenzione di infortuni e in generale di incidenti stradali. Prevenire questi pericoli è possibile grazie al monitoraggio dei cartelli stradali, che viene effettuato attraverso dei sensori di movimento i quali tutte le volte che un cartello viene inclinato o colpito trasmettono un allarme diretto a una centrale. La sicurezza urbana è dunque in primo piano, visto che sapendo in quale luogo si è verificato l’evento si può intervenire in tempi rapidi.

I sensori per la raccolta dei rifiuti

Grazie ai sensori la raccolta dei rifiuti diventa intelligente: merito dei cosiddetti smart bin, vale a dire cestini intelligenti. Si tratta di contenitori che sono muniti di sensori in virtù dei quali in qualunque momento è possibile verificare il livello di riempimento: di conseguenza il servizio di raccolta può essere ottimizzato e risultare puntuali. Anche nella nostra regione si possono trovare esempi di tale applicazione, in diversi paesi della provincia di Varese e in una grande città come Cremona. Il pregio principale degli smart bin consiste nel fatto che permettono di pianificare e programmare il servizio di raccolta dei rifiuti in base alle effettive necessità: ne scaturisce un significativo risparmio di tempo, poiché vengono meno le tratte inutili, e inoltre si riducono le emissioni inquinanti e i consumi.

I sensori e l’illuminazione

Con i sensori, lo sviluppo complessivo delle città viene condizionato in positivo, e le realtà urbane si trasformano in smart city: ad aumentare è il livello di sicurezza, ma si registrano riflessi positivi anche sull’uso delle risorse a disposizione e più in generale sulla vita degli abitanti. L’illuminazione a led sulle strade, per esempio, può essere ottimizzata grazie a reti di sensori che raccolgono dati dalle strade. In sostanza, l’illuminazione viene regolata in funzione delle stagioni e a seconda delle necessità delle varie aree. I costi energetici, come si può facilmente intuire, si riducono, e al contempo diminuisce anche l’impronta di carbonio.

Come migliorano le città

Le amministrazioni comunali possono sfruttare i sensori anche per migliorare la percezione di sicurezza, con reti di videocamere abbinati a software che hanno la capacità di identificare diverse tipologie di situazioni rischiose da cui potrebbe scaturire un crimine. Tali informazioni, ovviamente, vengono raccolte dagli agenti di polizia, che in questo modo hanno l’opportunità di agire in maniera tempestiva.

Il benessere dei cittadini

Ecco, quindi, che i sensori si dimostrano dei validi alleati per un miglioramento del benessere dei cittadini. Un obiettivo che può essere raggiunto unicamente tramite i dati: con le informazioni che vengono raccolte si possono addirittura implementare politiche pubbliche abbinate a programmi sociali il cui fine ultimo sia quello di innalzare gli standard di qualità della vita degli individui. Chiaramente, i dati non devono essere solo raccolti, ma anche conservati e ordinati: servono, a tal proposito, piattaforme dedicate che agevolino il loro utilizzo.

Il ruolo della connettività

Le smart city di oggi, e soprattutto del futuro, essendo ricche di sensori non possono prescindere dalla connettività, la caratteristica peculiare che permette di raccogliere masse consistenti di dati. Se oggi gli incroci che attraversiamo sono gestiti da semafori intelligenti, e se domani potremo salire a bordo di vetture elettriche a guida autonoma, il merito è e sarà dei sensori. E se il traffico di via Lecco o di via Cavallotti sarà più fluido, dovremo ringraziare la sensoristica e le sue infinite applicazioni destinate ad alimentare e integrare servizi evoluti e indispensabili.