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Sono appena trentenni e in 9 anni hanno costruito un'azienda della ristorazione da oltre 200 dipendenti e 22 milioni di fatturato con numeri in

costante aumento. Loro sono Nicolò Caparra e Marco Perego, i due giovani imprenditori lombardi che stanno dietro un elenco di marchi in continua crescita. L'azienda che hanno creato nel 2010 è Goodeat Italia ed è la capofila di una serie di brand. Tra le prossime aperture spiccano gelateria Conoamore, Burgy, Le Felicità, NIMA Sushi & Uramakeria Corso Sempione (che si aggiunge al ristorante di Via Pisani Milano e a quello di Piazza del Principe del Macchiavelli Firenze), Takeria, Avocado per Pokèria, Pokèria by NIMA City Life (che si aggiunge ai quattro punti di Milano e ai due di Firenze).

“Il nostro fatturato è circa di 22 milioni, racconta l’amministratore delegato Nicolò Caparra: “Le previsioni sul 2019 sono ulteriormente migliorative,

secondo le nostre stime si può arrivare ad una notevole percentuale in più per ogni zona”. Una realtà che ben rappresenta la crescita dell’imprenditoria giovanile in Italia; ma chi sono davvero Nicolò Caparra e Marco Perego? Nicolò è laureato in economia all’Università Cattolica di Milano, con

conseguente master a New York, dove ha iniziato a studiare capillarmente il food oltreoceano e i locali di tendenza, sognando di portare in Italia il gusto

per l’esotico.

Amico da sempre di Marco Perego, classe 1992, qualche anno in meno di lui, ma con l’esperienza di un lavoratore dalla lunga sperimentazione sul campo, con già più di un quinquennio di imprenditoria sulle spalle. Amicizia, intuizione e un sano mix di esperienza e nuove tendenze sono gli ingredienti vincenti di tutte le loro aperture del gruppo, che è stato anche scelto da partner multinazionali estere per il lancio in Italia di prodotti.

Goodeat Italia è così partner ufficiale di alcuni brand Leader nel mercato food and beverage quali Coca Cola Company, Ichnusa, Friends of The Sea,

Heineken.   Tra le caratteristiche vincenti del gruppo l’attenzione per il buon cibo di alta qualità e conforme a norme e requisiti elevati e dall’altra il fatto che sia una realtà innovativa. Un esempio? In tutte le location il gruppo utilizza le ultime tecnologie per la gestione degli ordini, dando la possibilità ai clienti di utilizzare con l’app; si può pre ordinare o ordinare in loco evitandone le code, tecnologia che sta risultando vincente.

Ancora più efficace la consegna a domicilio: il gruppo negli ultimi anni ha stilato accordi con le principali societàà di food delivery quali Glovo,

Deliveroo e Foodora (ora Glovo) con incassi notevoli e record di ordinazioni.



Non solo i proprietari, ma anche lo staff è giovane, attento alle esigenze del mercato e anche alle problematiche ambientali. “Siamo il primo ristorante

OpenSushi con formula a prezzo fisso ad aver ottenuto l’ambito riconoscimento di Friend of the Sea”- NIMA ha infatti ricevuto la tanto ambita certificazione di Friend of the Sea e, di conseguenza, il diritto di utilizzare il Logo internazionale di sostenibilità della pesca e dell’acquacoltura.

NIMA ha infatti soddisfatto i principali criteri per la ristorazione sostenibile di Friend of the Sea, essendo la maggior parte dei suoi prodotti ittici

forniti da produttori certificati Friend of the Sea o equivalenti. 

Tra le specie certificate è possibile gustare il salmone, il tonno, il granchio ed il gambero.

“Siamo molto orgogliosi di poter offrire ai nostri clienti prodotti sostenibili e di altissima qualità” - hanno così commentato i soci. 

Ma l'insegna NIMA è già nota ai milanesi più attenti alle tendenze grazie alla presenza anche di POKERIA by Nima, ovvero la tendenza food dal gusto

hawaiano, healthy e veloce.  I due giovani imprenditori stanno infatti facendo dell’ecletticità la loro

parola d’ordine, una diversificazione del servizio food, con l’obiettivo comune di offrire un prodotto di qualità e tendenza. 

Anche Pokeria offre infatti un cibo smart, veloce e allo stesso tempo healthy, secondo la tradizione culinaria hawaiana. Perché è salutare? Perché si

tratta di una bowl contente differenti sapori tra proteine, carboidrati e fibre che saziano il palato in modo bilanciato e nutriente. 

Il poke nella lingua madre significa “tagliato a pezzi grossi” e fa riferimento al taglio dei vari ingredienti che compongono la scenografica

ciotola, che si può scegliere di taglia media o grande. Per assecondare al meglio preferenze alimentari ed esigenze caloriche e nutrizionali differenti è anche possibile comporsi la propria bowl con ciò che più aggrada, sempre scegliendo tra i vari gruppi alimentari secondo la formula del build-your-own-bowl: dal pesce a cubetti (pesce fresco crudo tagliato a cubetti o pollo), al finishes che dona croccantezza fino alla base di riso (riso bianco, nero, insalata o noodles) e i vari condimenti.



Un’attenzione al cliente maniacale, in un mondo sempre più selettivo dove è necessario prestare attenzione a preferenze alimentari e vere e proprie allergie o intolleranze. Grazie a questa professionalità, anche POKERIA, così come NIMA SUSHI, si espande a macchia d’olio e a Milano vanta i punti di Moscova, Cinque Giornate e Corso Venezia con l’idea di ampliarsi ancora, vista la

tendenza attuale che riconosce il Poke come uno stile di vita e tendenza. “Prossime aperture? Ben due Pokeria a Firenze e altre due a Milano,

per soddisfare la sempre maggiore richiesta dei nostri clienti”. Anche qui la tecnologia è la più avanzata: è possibile pre-ordinare su

whatsapp, in modo da saltare la coda e pagare subito in cassa al ritiro.

Quali le prossime sfide dei due giovani eclettici imprenditori? Dalla birra artigianale (MINHA BEER) a drink homemade con prodotti Bio a Km 0

(NIMA GIUSSANO) la parola d’ordine è sempre professionalità e avanguardia.  



Addio pizza, spaghetti e polpettine.

Deliveroo, il servizio di consegna di cibo a domicilio, ha stilato la classifica dei piatti

più popolari in Italia e non stupisce vedere sul podio la nuova tendenza hawaiana

delle poke bowl. Il trend non è stato analizzato sulla base di ordini generici, ma

Deliveroo ha estrapolato dal sua database il nome esatto del piatto acquistato e del

ristorante e ne è risultato che il piatto più ordinato in Italia nel 2018 è anche il

15esimo piatto più mangiato al mondo: la Poke Bowl Salmone, in particolare quella

di Pokèria by NIMA.

Vince così il cibo smart, veloce e allo stesso tempo healthy, grazie ai differenti sapori

tra proteine, carboidrati e fibre che saziano il palato in modo bilanciato e nutriente. 

 

Il poke nella lingua madre hawaiana significa “tagliato a pezzi grossi” e fa

riferimento al taglio dei vari ingredienti che compongono la scenografica ciotola, che

si può scegliere di taglia media o grande.

La più gettonata è proprio la Poke Bowl Salmone; questo tipo particolare di piatto a

Milano negli ultimi 6 mesi conta ben 18mila pezzi venduti solo nello store di Corso

22 marzo.

Grazie a questo successo Pokèria by NIMA si espande a macchia d’olio e a Milano

vanta i punti di Moscova, Cinque Giornate e Corso Venezia con l’idea di ampliarsi

ancora, vista la tendenza attuale che riconosce il Poke come uno stile di vita e

tendenza. “Prossime aperture? Ben due Pokeria a Firenze e altre due a Milano, per

soddisfare la sempre maggiore richiesta dei nostri clienti” - spiegano Nicolò Caparra

e Marco Perego, i due soci fondatori di questo incredibile successo.

Pokèria by NIMA a parte, la poke bowl compare anche nella classifica dodici volte

da otto Paesi diversi, il mondo sta cambiando e il food ne è un lampante esempio.