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“Voterò scheda bianca”. Appaiono come un fulmine a ciel sereno le dichiarazioni ad Avvenire di Paolo Pilotto, che ha categoricamente smentito di aver dato il suo endorsement a Marco Cappato in vista delle prossime elezioni suppletive. Eppure c'era chi scommetteva sull'appoggio del sindaco di Monza all'esponente radicale, con il quale solamente pochi giorni fa aveva partecipato a una conferenza stampa congiunta alla presenza anche dell'omologo meneghino Beppe Sala.

Non potrà dunque contare sul sostegno del sindaco del capoluogo brianzolo Marco Cappato, la cui candidatura calata dall'alto ha creato più di un malumore all'interno del PD locale. Stessa sorte anche per il cattolico, come Pilotto, Adriano Galliani, il quale è ideologicamente vicino al primo cittadino di Monza, che proprio sui temi etici si era visto attaccare dalla maggioranza, che l'aveva accusato di tradire i valori tradizionali nel caso di endorsement al progressista Cappato.

Decisione, si potrebbe dire, quasi da “pompiere” quella di Pilotto, che spegne sul nascere ogni polemica e si pone sopra le parti in questa incerta battaglia elettorale. Un modo anche per non compromettere i rapporti né con l'uno né con l'altro, così da poter collaborare pacificamente con chiunque sarà il nuovo rappresentante del territorio brianzolo al Senato.