x

x

Il mercato del Monza sta diventando sempre più incandescente. Tra le voci che accostano Simy e Mancuso ai biancorossi, l'unica ufficialità invernale, per il momento, rimane quella di Salvatore Molina. L'ex-centrocampista del Crotone, voluto fortemente da Giovanni Stroppa, ha alle sue spalle una storia molto intensa, che lo ha visto lottare sul campo e fuori dal campo. Sasà è un guerriero e ha dovuto fronteggiare moltissime battaglie, tra cui quella che avrebbe potuto portarlo a dire addio al mondo del calcio. Questa la sua storia raccontata dal nostro Simone Schillaci, che ha realizzato un servizio per la trasmissione Binario Sport.

Clicca qui per vederlo: https://bit.ly/3FIq8Hw

Prima il Carpi nel 2015 e poi il Crotone nel 2020 proprio al fianco di Giovanni Stroppa. Salvatore Molina di promozioni in Serie A è un esperto. Non tutti però sanno che alle sue spalle c’è una storia di resilienza e di lotta, che contraddistingue il buon Sasà anche fuori dal campo.

Molina scopre il calcio nella sua Garbagnate Milanese, viene notato dall’Atalanta e fa tutta la trafila del settore giovanile con gli orobici. Le prime tra i grandi a Foggia e Barletta, lo portano in pochissimo tempo a giocarsi la Serie B col Modena, nella stagione 2013-14. L’Atalanta, allora, lo richiama e gli fa fare il grande salto: l’esordio in Serie A. Qui si accorge che qualcosa non va: inizia ad essere più lento, più macchinoso e fa fatica a mettere in luce la rapidità, il suo forte.

Nonostante i problemi, continua a giocare e continua il suo giro di prestiti tra Carpi, Cesena e Perugia. Ma la voglia di fare bene non supera il dolore: Salvatore riesce a giocare, ma al di sotto delle sue potenzialità. Nel 2016 la decisione di prendere in mano la situazione: in accordo con l’Atalanta, quando sarà a posto, andrà ad Avellino.

Tra i vari consulti medici la scoperta: il giocatore soffre di distonia muscolare, un irrigidimento che parte dalla mandibola e si spinge sino al polpaccio. Dopo un lungo periodo di terapie Salvatore può finalmente vedere la luce in fondo al tunnel. Dopo Avellino, coi pitagorici le sue stagioni migliori e la prima rete in Serie A, con una dedica speciale alla sorella, alla quale era molto legato, venuta a mancare in un momento difficilissimo lo scorso anno.

Salvatore, che fa della lotta il suo pane quotidiano, si rialza e riparte a testa alta, con il cuore rivolto lassù e quando deve scegliere il suo nuovo numero di maglia non ha dubbi.
Salvatore Molina è un uomo di cuore e quando sposa una causa lo fa sempre fino in fondo: Giovanni Stroppa lo ha voluto fortemente e Monza può finalmente conoscere il suo nuovo “Guerriero”.

Sulla sua collocazione tattica ci sono molte possibilità, ma c’è una certezza: quando ci sarà da lottare Sasà non si tirerà mai indietro. Ora i tifosi si chiedono: dopo Molina, quale sarà il nuovo colpo del Dottor Galliani?