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Sito ufficiale calciolecco1912.com
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Franco Lepore, terzino del Lecco attualmente impegnato nei playoff di Serie C, ha rilasciato un'intervista a “Il Cittadino” da doppio ex di Monza e Lecce, che si sfidano domenica all'U-Power Stadium.

Ecco alcuni passaggi dell'ex capitano dei salentini, riprese anche da calciolecce.it:

“Le motivazioni del Lecce sono tantissime. Io spero che alla fine di tutto arrivi un risultato positivo che combaci con la salvezza. Era partito bene, anche giocando davvero un bel calcio, poi hanno avuto dei cali specialmente negli scontri diretti, ma sono comunque ampiamente in corsa per rimanere in A”.

"Il Monza, dopo l'avvio al rallentatore ha innestato le marce alte con l'arrivo di Palladino e ora è una squadra di categoria. Con Raffaele siamo stati compagni proprio al Monza, ha fatto un grandissimo primo campionato tra i grandi come allenatore e non è finita qui. Auguro con tutto il cuore l'Europa ai brianzoli, ho visto che è il Monza è la miglior neopromossa dei primi 5 top campionati continentali e si meritano di raggiungere un traguardo così ambizioso”.

"Palladino si vedeva che studiava per diventare tecnico, veniva a vedere tutte le partite e, osservando dall'alto, ogni tanto mi faceva i complimenti o mi dava qualche consiglio che ritenevo prezioso. Siamo rimasti in contatto dopo che ha smesso, è rimasto nel settore giovanile. E’ un allenatore bravo e una persona anche meglio. Per essere al Monza bisogna essere questo, prima uomini poi calciatori”.

"Io in Brianza mi sono trovato benissimo, ho mantenuto i rapporti con tutti, anche con il dottor Galliani, ogni tanto ci sentiamo ed è sempre un gran piacere. Mi fa piacere seguire qualche ex compagno. Uno di questi è Pessina, siamo stati insieme al Lecce con Tonino Asta, non aveva la macchina e ogni tanto me lo portavo in giro. Un ottimo ragazzo davvero. Sentivo già dai miei tempi che il Monza sarebbe arrivato in A. Era già Serie A anche in C. Giorno dopo giorno si cresceva sempre. Parliamo della dirigenza e del presidente che hanno vinto di più nella storia del calcio. Sono fantastiche persone e professionisti incredibili. Al Monza dovevi pensare solo al campo, tutto il resto veniva solo”.