x

x

m

L’immagine incriminata, condivisa sui social del Comune, mostrava una versione stilizzata di piazza Trento e Trieste, uno dei luoghi simbolo di Monza. Sebbene l’effetto scenico fosse accattivante, la rappresentazione risultava lontana dalla realtà. Una monzese, attenta osservatrice, ha notato le discrepanze e ha deciso di esprimere il suo dissenso sul gruppo Facebook Easy Monza. Nel suo post, ha invitato l’amministrazione comunale a maggiore cautela nella scelta delle immagini utilizzate per la mancanza di un’indicazione che lo scatto fosse opera di intelligenza artificiale.

Le discrepanze architettoniche

s

Le critiche si sono concentrate sui dettagli architettonici alterati dall’IA. Il campanile del Duomo, elemento iconico della piazza, appariva semplificato e privo delle sue proporzioni caratteristiche, con un profilo stilizzato che ne snaturava l’identità. Le facciate degli edifici storici risultavano appiattite, simmetriche e prive delle irregolarità che definiscono il tessuto urbano reale di Monza. Questi elementi, secondo la residente, non solo distorcevano la realtà, ma rischiavano di veicolare un’immagine fuorviante del patrimonio cittadino, soprattutto in un contesto istituzionale dove la precisione è fondamentale.

L’appello per la trasparenza

Nel suo intervento, la monzese ha sottolineato che l’uso di immagini generate dall’IA non è problematico, purché accompagnato da chiarezza. Ha chiesto che le istituzioni pubbliche, in particolare quelle impegnate nella valorizzazione culturale, etichettino chiaramente le elaborazioni artificiali per distinguere tra documentazione reale e interpretazione artistica. “Segnalare queste distorsioni non è pignoleria,” ha scritto, “ma un atto di attenzione alla verità visiva e alla tutela dell’identità urbana.” La sua richiesta ha trovato eco tra altri utenti, che hanno apprezzato l’appello a una comunicazione più responsabile.

Una lezione per il futuro

La polemica ha messo in evidenza le sfide legate all’uso dell’intelligenza artificiale nella comunicazione pubblica. Se da un lato l’IA offre strumenti potenti per creare contenuti visivi, dall’altro richiede un utilizzo consapevole per evitare fraintendimenti. La vicenda di Monza potrebbe spingere il Comune a rivedere le sue pratiche, adottando maggiore trasparenza nell’uso di immagini generate artificialmente. Nel frattempo, il dibattito sui social ha dimostrato come i cittadini siano attenti alla rappresentazione della loro città, pronti a difenderne l’autenticità e il valore storico.