Nel Monza c'è un bomber che è rinato: il segnale è arrivato forte e chiaro
Un ritorno al gol che racconta maturità, lavoro e un gruppo che lo ha aspettato: Petagna torna a incidere nel Monza con un segnale netto
La stagione corrente sta offrendo al Monza una serie di spunti che vanno oltre i risultati del campo. In Brianza si respira un’aria particolare, frutto di lavoro quotidiano, sacrifici e una ritrovata identità collettiva. Nel gruppo guidato da Paolo Bianco stanno emergendo storie personali dense di significati, segnali di un ambiente che ha ritrovato compattezza e motivazioni.
Tra queste vicende ce n’è una che, più di altre, racconta il peso del percorso umano nel calcio professionistico e la forza di chi non si arrende mai. Un percorso che nelle ultime ore ha assunto un valore simbolico per tutto l’ambiente biancorosso.

Andrea Petagna e il Monza, la fine dell’astinenza
L’approfondimento odierno de La Gazzetta dello Sport ricostruisce la lunga attesa che ha preceduto il ritorno al gol di Andrea Petagna, arrivato quasi due anni dopo l’ultima rete. Un periodo segnato da infortuni, difficoltà e dalla retrocessione del Monza, affrontato con determinazione dal trentenne attaccante biancorosso.
La rete realizzata contro la Juve Stabia – colpo di testa su cross di Izzo – ha rappresentato una liberazione personale e collettiva, il segnale che un percorso complicato può trasformarsi in un nuovo inizio. Una gioia espressa anche nell’esultanza dedicata al piccolo Leo.
Di contorno anche le parole del tecnico Paolo Bianco:
Andrea non ha ancora i novanta minuti nelle gambe ma ha caratteristiche importanti e una fisicità unica nella nostra rosa. Contro la Juve Stabia è stato perfetto ad entrare con il giusto piglio: il gol ha premiato i suoi sforzi.
Lavoro quotidiano, Monza e motivazioni, la rinascita di Petagna
Secondo il quotidiano, la trasformazione dell’attaccante passa dal sacrificio quotidiano al centro sportivo, dove Petagna viene descritto come uno dei più scrupolosi. Chi vive Monzello racconta di un giocatore che spesso va oltre le richieste dello staff, simbolo di una maturità in crescita.
In questo quadro entra anche la dimensione familiare, che ha contribuito a responsabilizzarlo ulteriormente. Il feeling con i tifosi è tornato forte, anche grazie al rinnovo fino al 2027 a ingaggio spalmato: una scelta apprezzata e interpretata come segnale d’amore verso i colori biancorossi.
La festa collettiva dopo il gol evidenzia un gruppo saldo, ben amalgamato tra i reduci della retrocessione e i nuovi arrivi scelti dalla dirigenza statunitense. Un mix che, sostiene la Gazzetta, sta funzionando anche grazie alla capacità di Bianco di saper parlare ai singoli.



