x

x

L'attuale tecnico dell'Under 15 del Monza Raffaele Palladino, ex attaccante esterno (tra le altre) di Juventus, Genoa, Crotone e della Nazionale, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport. Ha spaziato sulla sua attività attuale di trainer giovanile, sulla prima squadra monzese, menzionando poi anche Ibrahimovic e il suo maestro Gasperini:

"Comincio ad avere dei capelli bianchi, prima li avevo tutti neri, comincio a invecchiare, cose che succedono. Allenare mi ha cambiato la vita, mi sveglio già col sorriso, guardo video, studio allenatore, la carriera del calciatore mi è servita ma non basta. Un esempio è Gian Piero Gasperini, per me è un maestro e ancora oggi lo sento spesso chiamandolo maestro".

"Il Monza non è una società qualsiasi, è una famiglia, Berlusconi e Galliani vogliono che sia così. Cinque anni fa ho cominciato a fare il corso di allenatore perchè volevo fare questo lavoro. Galliani mi ha chiamato per chiedermi di giocare per il Monza e aiutarlo ad andare in B, facendo la trattativa poi mi disse che una volta smesso mi avrebbe fatto entrare nel Monza con un altro ruolo".

"Il Monza era in Serie C e Berlusconi parlava già di A, non è presunzione ma mettere degli obiettivi. Lui scherza sui tatuaggi ma io non ne ho e mi piacerebbe che anche i miei giocatori non ne avessero. Spero tra qualche anno di crescere e allenare prima o poi una prima squadra. Ogni domenica tifiamo per la prima, sta avendo qualche difficoltà ma penso che il Monza ce la possa fare ad andare in A, sarebbe una grande gioia".

"Oggi Ibrahimovic fa ancora la differenza e, vi dico la verità, questo non mi sorprende. Per me rimane uno dei più grandi tra i giocatori che sono passati dall'Italia. Se è arrivato a questi livelli di rendimento, mantenendoli a quasi 40 anni, è perché ci ha messo testa e tanto lavoro. Zlatan vuole bene a tutti, però non parla tanto, è un po' introverso. Io posso ritenermi tuttavia un privilegiato, visto che con me parlava e giocavamo anche alla play. Chi vinceva? Lui... Lo facevo vincere perché altrimenti si arrabbiava (ride, ndr)".