Monza, contro la Juve Stabia due punti persi o uno guadagnato?

La mia analisi della gara in casa della Juve Stabia parte dalla conferenza stampa di Paolo Bianco di venerdì scorso. Il tecnico biancorosso aveva ipotizzato un possibile andamento dell’incontro, intrattenendo i giornalisti presenti anche a microfoni spenti ed illustrando quali potessero essere i passaggi determinanti della partita. Dall’inizio a ritmi elevati che i padroni di casa sanno impostare, alla loro capacità di indirizzare la gara sul piano della battaglia e del puro agonismo, fino al graduale calo cui sono solitamente soggetti nell’ultima frazione di gioco. Nel corso della conferenza, in risposta ad una domanda specifica su Demba Thiam, Bianco lo aveva definito “il mio portiere ideale”.

Ebbene, non tutto è andato come previsto. Anzi…La Juve Stabia è partita forte, ma il Monza ha saputo tamponare l’aggressività dei campani e portarsi in vantaggio. L’erroraccio di Thiam che ha consentito il pareggio della squadra di casa ha dato ragione a chi, nella conferenza di venerdì, aveva toccato ferro in occasione delle parole di Bianco sul proprio portiere. Nella ripresa l’intensità della formazione di Abate non è andata scemando come previsto, ma il gol di Petagna sembrava aver incanalato le sorti dell’incontro. Solo la serie di occasioni clamorose fallite dai biancorossi per chiudere la partita ha dato la possibilità alla Juve Stabia di riagguantare il pareggio nell’ultima parte di gara.

Alla fine, un buon punto o un successo mancato? Con molto realismo io penso si tratti di un buon punto, ottenuto su un campo difficile. Non mi riferisco tanto al terreno di gioco in erba sintetica, quanto ad un ambiente particolarmente “caldo” ed ostile. Prova ne sia che i campani non hanno mai perso in casa in questo inizio di campionato e nelle precedenti cinque gare avevano subito una sola rete. E poi, diciamocelo francamente, non è pensabile che si possa vincere sempre e comunque. Certo, il rammarico per non aver sfruttato le occasioni citate c’è ed è forte.

Juve Stabia-Monza, il lato positivo della medaglia

Ma occorre vedere il lato positivo della medaglia. Il Monza ha mantenuto a quattro lunghezze di distanza la terza in classifica, superando indenne una trasferta tra le più temibili. E poi, nonostante le assenze là davanti di giocatori importanti come Colpani e Caprari, la squadra è andata a segno due volte, col ritorno al gol di quell’Andrea Petagna che continuo a pensare possa dare un contributo importante per via di una ritrovata condizione mentale e fisica. E poi, mi sia consentito di essere volutamente provocatorio e un po’ paradossale: non aver centrato l’ottavo successo consecutivo non è un bene per la classifica; ma lo è di sicuro per gli stimoli, lo è per il fatto che la squadra deve rimanere coi piedi ben saldi a terra, senza pensare di essere talmente superiore da dimenticare che nella categoria cadetta c’è sempre da lottare contro ogni avversario in ogni situazione. Un terzo del percorso è alle spalle, il raccolto è ottimo. Ma è doveroso guardare sempre e solo avanti.      

Paolo Corbetta

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