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Gli investigatori hanno notato un'anomala impennata nelle richieste di passaporto italiano da parte di cittadini brasiliani di recente naturalizzazione. L'elemento che ha fatto scattare l'allarme è stato il ritrovamento di ben 84 presunte residenze registrate presso un singolo appartamento, una situazione palesemente impossibile che ha dato il via a controlli più approfonditi.

Il meccanismo della frode

Le indagini hanno portato alla scoperta di due agenzie, una delle quali operava direttamente nel territorio varesotto, che offrivano un servizio "chiavi in mano" per l'ottenimento della cittadinanza italiana. Il sistema si basava sulla collaborazione di un ex dipendente comunale che, in cambio di compensi compresi tra 200 e 500 euro per pratica, garantiva una rapida approvazione delle domande di naturalizzazione, bypassando i necessari controlli di legge.

I numeri dell'operazione

passaporto

L'analisi dettagliata condotta dalle forze dell'ordine ha riguardato 362 fascicoli di cittadini brasiliani. Le verifiche hanno evidenziato numerose irregolarità nelle procedure di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis, con tempistiche di approvazione insolitamente rapide e verifiche superficiali dei requisiti necessari.

Le conseguenze legali

L'operazione ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di cinque persone, tra cui l'ex funzionario comunale. I soggetti coinvolti dovranno rispondere dei reati di falso e corruzione. Le indagini proseguono per determinare l'eventuale coinvolgimento di altri soggetti e l'estensione completa del fenomeno.