Choc Juve Stabia, la squadra campana finisce in amministrazione controllata!
Inchiesta antimafia svela presunte infiltrazioni camorristiche nella società stabiese

La Juve Stabia, attuale sesta forza in Serie B, è finita sotto amministrazione controllata per infiltrazioni mafiose. L'inchiesta antimafia rivela presunti legami con clan camorristici e gestione illecita del settore giovanile.
La stagione delle Vespe è stata funestata, come rivela La Gazzetta dello Sport, da una notizia sconvolgente: la società stabiese è stata posta sotto amministrazione controllata a causa di gravi infiltrazioni mafiose, secondo quanto disposto dalla Direzione nazionale antimafia e da un provvedimento eseguito dagli agenti della Questura di Napoli.
Infiltrazioni camorristiche e gestione illecita
Le autorità hanno accertato che la gestione della Juve Stabia fosse stata pesantemente condizionata dai clan camorristici D'Alessandro e Imparato. Il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo ha descritto la situazione come un "caso scuola", sottolineando come la camorra avrebbe influenzato gli spostamenti della squadra, beveraggio, la sicurezza stadio, la gestione dei biglietti e anche il settore giovanile ("cantera"). La stessa gestione del settore giovanile è risultata sotto controllo da parte di personale riconducibile alla criminalità organizzata, compromettendo la crescita dei giovani calciatori.
Reazioni ufficiali e misure adottate
Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha annunciato che sarà adottato un provvedimento articolato per "bonificare" la società e garantire un futuro trasparente per il club. Sono già in atto gruppi interforze per monitorare e intervenire sulle criticità emerse, con l'obiettivo di ripristinare la legalità nel club.
Situazione sportiva e implicazioni future
La Juve Stabia si trova attualmente in buona posizione in campionato, sesta in Serie B con 13 punti, a ridosso della zona promozione. Tuttavia, l'intervento delle autorità potrebbe comportare rinvii di alcune gare e modifiche nella gestione delle attività sportive per avere la possibilità di riorganizzare i servizi risultati contaminati.

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