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12 giugno 1977: Tosetto e Virdis a fine partita
12 giugno 1977: Tosetto e Virdis a fine partita

La mia ‘vera’ grande delusione. Per certi aspetti più cocente del maledetto Monza-Lecce di due anni dopo. Perché avevo cominciato a sognare addirittura con tre settimane di anticipo. Ed esattamente dalla sera di lunedì 23 maggio 1977. Sono incollato davanti alla TV in bianco e nero, TeleRadioMonzaBrianza. Angelo Corbetta e Giancarlo Besana analizzano l’esaltante 3-2 all’Ascoli del giorno prima con filmati, interviste, ospiti (se non ricordo male in studio c’era Walter De Vecchi). I biancorossi di Magni sono soli al comando della classifica. Una città in amore sogna la Serie A. Io ho 13 anni e sono in estasi. Arriva il momento del quiz con in palio due biglietti di tribuna laterale per Monza-Cagliari del 12 giugno. 

Le domande riguardano il ‘mio’ Gigi Sanseverino (autore di uno dei tre gol ai marchigiani): con quale maglia il capitano ha esordito in Serie B proprio contro il Monza nel 1969 e a quale squadra ha realizzato il primo dei suoi dieci gol della stagione in corso? Faccio il numero ed il cuore batte forte, suona libero ed il cuore è in gola … Mi rispondono “qualche secondo e la mettiamo in collegamento con lo studio” e faccio fatica a deglutire … Sento la voce del Gianca “Benvenuto al nostro primo concorrente che si chiama …” scandisco forte e chiaro “Mantova e Varese” e solo dopo dico il mio nome. I due conduttori sorridono. Ho vinto!! Il fantastico Borussia di Brianza invece pareggia le due trasferte consecutive (0-0 a Catania, 1-1 a Brescia) cui si guardava con timore perché nelle tane di compagini che, essendo in lotta per la salvezza, avrebbero giocato con il coltello tra i denti. La sera di domenica 5 giugno – a due giornate dal termine della Serie B più bella e combattuta di sempre – la classifica recita: Monza e Vicenza 47, Pescara, Atalanta e Cagliari 46. Ed il turno seguente propone Monza-Cagliari. Sono sempre stato un ragazzino diligente e studioso, mi aspettano gli esami di terza media ma – onestamente – non me ne frega (quasi) nulla. Ho in mente solo il ‘mio’ Monza. Lunedì 6 giugno vado nella sede di TeleRadioMonzaBrianza a riscuotere il premio e quando leggo su ‘Il Giorno’ che le biglietterie del Sada apriranno addirittura alle 10 della mattina mi sento orgoglioso soprattutto per evitare la coda a papà. 

Una foto piena di significati romantici: brindisi tra il presidente Cappelletti e mister Magni sotto gli occhi di Angelo Corbetta, anima di TeleRadioMonzaBrianza con Gianca Besana (foto Caprotti)

La settimana trascorre lentamente. Il mercoledì pomeriggio la prof di latino annulla la lezione e mi fiondo al Sada per vedere gli allenamenti: c’è tanta gente, clima sereno, aria di festa, Angelo Scotti scatenato. Dopo la doccia i giocatori escono alla spicciolata, un ragazzo più grande di me chiede a Vincenzi: “Giuliano, tu chi marcherai ? Virdis o Piras ?” Roger gli risponde “Deciderà l’allenatore ..” e mi dà un buffetto sulla guancia … Finalmente la domenica. Tanto caldo. Attesa spasmodica. Pollaio sold out. Quando le squadre sbucano dal tunnel sono brividi. Indescrivibili. Pronti via e Tosetto si beve quattro avversari esaltando la torcida del Sada ma un contrasto con Longobucco provoca ammaccature in Ugo-gol. Già privo dell’infortunato Braida (De Nadai falso nueve ante litteram) e con il ‘mio’ Sanseverino al lumicino delle forze dopo una stagione lunga ed estenuante, il Monza deve necessariamente basare le proprie velleità offensive sul solo Antonelli. All’epoca il regolamento consente appena un cambio: Magni aspetta l’intervallo per gettare nella mischia Mutti ma ad un paio di minuti dal riposo si fa male Gamba ed il mister – giustamente – si cautela inserendo Beruatto e chiedendo a Tosetto di gestire il dolore e lo sforzo. Il resto lo fanno il gran caldo e la tensione. Non resisto a stare al mio posto sui gradoni del parterre e ad inizio secondo tempo riesco ad intrufolarmi sino ad arrivare a ridosso della rete appena dietro la panchina ospite. La ripresa del Monza – e mia – è di inaudita sofferenza. Mi aggrappo alla sicurezza di Terraneo tra i pali e ad una super difesa (Vincenzi e Pallavicini in marcatura protetti impeccabilmente da Fasoli) che contiene senza neanche troppi rischi la supremazia territoriale del Cagliari. E ad un quarto d’ora dal termine assisto ad una scena che non dimenticherò mai. Il tecnico dei sardi si rende conto che il Monza è al lumicino fisico e sprona incessantemente i suoi restando sempre in piedi davanti alla panchina. Ad un certo punto si toglie la giacca, la getta a terra e urla al capitano: “Mario, loro non ne hanno più. Alziamo il ritmo che la portiamo a casa !” Tempo una decina di secondi, Brugnera si disinteressa degli sviluppi del gioco, si avvicina a bordo campo, lascia partire un paio di colorite imprecazioni e … “Mister, non ne abbiamo più neanche noi …!” L’ ineluttabile 0-0 finale lascia un senso di incompiuto. Che una settimana dopo a Modena diventerà la beffa atroce che tutti ricordiamo. Il Cagliari batterà l’Ascoli ed accederà almeno all’amarissimo spareggio a tre che consentirà ad Atalanta e Pescara di seguire in paradiso la capolista Vicenza. Anche a oltre 45 anni di distanza ribadisco: la ‘mia’ vera grande delusione è stata Monza-Cagliari del 12 giugno 1977.

Monza, Stadio Sada. Domenica 12 giugno 1977

MONZA-CAGLIARI 0-0

MONZA: Terraneo, Vincenzi, Gamba (1’ st Beruatto), De Vecchi, Pallavicini, Fasoli, Tosetto, Buriani, De Nadai, Antonelli, Sanseverino.  A disp.: Reali, Mutti. All.: Magni

CAGLIARI: Corti, Lamagni, Longobucco, Casagrande, Valeri, Roffi, Bellini, Quagliozzi (14’ st Graziani), Piras, Brugnera, Virdis. A disp.: Copparoni, Ciampoli. All.: Toneatto

ARBITRO: Menegali di Roma

NOTE: Spettatori 14.000 circa di cui 12.411 paganti per un incasso di Lire 55.502.200 nuovo record del Sada.

Fiorenzo Dosso