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L'impresa di San Siro ha regalato a tutto il popolo biancorosso una settimana esaltante. Palladino e i suoi ragazzi hanno scritto una pagina memorabile della storia del Monza e ora è il momento di completare l'opera andando a caccia della matematica salvezza. Allo U-Power Stadium arriva una Fiorentina reduce dal biglietto staccato per la semifinale di Conference League dopo aver battuto nel doppio confronto il Lech Poznan. Una sfida importante per entrambe le squadre con due allenatori italiani in panchina che stanno facendo un lavoro eccezionale e che rappresentano una scuola tricolore di tutto rispetto. 

Ora però andiamo a scoprire quale giocatore abbiamo scelto come possibile protagonista della sfida. La Fiorentina gioca con il 4231 e i due centrocampisti sono molto fisici e molto dinamici ed è per questo che Nicolò Rovella, grazie alla sua grande capacità atletica e alle sue proprietà tecniche, potrebbe diventare decisivo. Amrabat e Mandragora in fase difensiva vengono aiutati anche da Barak formando un tridente molto fisico e come dicevamo prima dinamico. Questo vuol dire che sanno muoversi con intelligenza ma soprattutto sono in grado di switchare da fase offensiva a difensiva, o viceversa, con velocità ed efficacia. . 

Rovella è un giocatore speciale. Combina un carisma da veterano a capacità tecnico/tattiche di alto livello e non a caso la Juventus sembra intenzionata a tenerlo dopo il ritorno dal prestito in biancorosso che avverrà a fine stagione. Lo stesso Nicolò ha però dichiarato nelle ultime settimane che sarebbe comunque importante per lui fare un'altra stagione in Brianza e, aggiungiamo noi, sarebbe importante soprattutto per proseguire il suo percorso di crescita senza troppe pressioni giocando con continuità. Contro una squadra come la Fiorentina che gioca un calcio veloce ed offensivo ci vorrà un Monza fresco atleticamente e chi meglio di Nicolò può caricarsi la squadra sulle spalle per fermare le folate viola e allo stesso tempo gestire la palla con intelligenza e tecnica quando ci sarà da andare ad attaccare la difesa avversaria. Concludiamo con un appunto, Rovella a Udine ha trovato il suo primo gol da professionista e sicuramente dovrà migliorare molto sotto questo aspetto per diventare un centrocampista sempre più completo ma un aspetto ci ha sempre colpito al di là del fare gol o meno: il numero 6 non ha assolutamente paura di andare al tiro anche quando la palla scotta. E' giovane ma sembra già pronto a responsabilità importanti e questo ragazzo sta brillando partita dopo partita facendo innamorare di sé tutto il popolo biancorosso.