x

x

Francesca Bonifazi, medico del Sant’Orsola, è sempre stata al fianco dell'ex allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic, morto oggi a 53 anni dopo una lunga battaglia contro la leucemia. Attraverso un'intervista rilasciata all'AGI, ha raccontato: "Sinisa è stato un guerriero che ha lottato fino alla fine. Ha avuto il coraggio di affrontare la vita che amava sopra ogni cosa, nonostante una malattia che non conosceva. Si è affidato ai medici e ha avuto il coraggio di lottare. Mihajlovic - ha concluso -  ha dato molto coraggio anche agli altri pazienti che hanno provato un senso di comunanza nel vedere come ha affrontato la malattia e anche la recidiva. Era una persona con valori molto profondi. Non ha amato solo il calcio, che è stato il suo brodo primordiale, ma anche la sua famiglia che lo ha sempre sostenuto in modo coerente e costante. Mihajlovic non è mai stato solo: la moglie Arianna gli è sempre stata a suo fianco con grande equilibrio, questo l’ho ammirato in maniera profonda”. All'Ansa ha proseguito: "Pur di vivere  avrebbe affrontato qualsiasi dolore, qualsiasi sofferenza. Non voleva lasciare la sua famiglia, che amava sopra ogni altra cosa. Il calcio era il suo mondo, certo ma la sua famiglia era il suo ossigeno. Per me oggi è morto non solo un paziente, ma anche un amico". E nonostante tutto, "io dico sempre che la malattia più brutta è quella che si affronta da soli", riflette. "Il suo male era cattivo, resistente a tutte le terapie, ai trapianti, però ha avuto attorno una serie di relazioni di affetto per cui non è mai stato solo". "In ospedale si è fatto ben volere da tutti, non c'è una sola persona dai medici agli infermieri agli ausiliari al personale tecnico.. gli hanno voluto tutti molto bene". https://www.monza-news.it/notizie/morte-mihajlovic-cose-la-clinica-paideia-la-clinica-di-roma-dove-potrebbe-essere-allestita-la-camera-ardente-dellallenatore/