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Papu Gomez
Papu Gomez

Accolto con entusiasmo dalla neopromossa in Serie B, il 'Papu' è carico di ambizione: "Ho scelto questi livelli e voglio riportare la squadra nel massimo campionato".

Due anni di squalifica per una vicenda doping che lo ha ferito ma non fermato. Alejandro 'Papu' Gomez è pronto a tornare in campo. Lo farà a 37 anni, da campione del mondo in carica, e con la maglia del Padova, neopromossa in Serie B che lo ha atteso e che non vede l'ora di contare sulla sua esperienza e, soprattutto, sulle sue qualità.

L'entusiasmo è palpabile in casa biancoscudata. "È un onore per il Calcio Padova avere il Papu qui dopo mesi che si allena, finalmente sta scadendo la squalifica" ha dichiarato il presidente del club veneto, Francesco Peghin. "Un campione del mondo in carica qui è forse la prima volta, per noi è un'emozione enorme. I nostri obiettivi sono un campionato tranquillo e la salvezza, ma con sogni e ambizioni più grandi."

La Scelta di Padova: "Voglio ancora giocare a questi livelli"

Per il Papu Gomez, il ritorno in campo è l'occasione per godersi gli ultimi anni di una splendida carriera. "Non ho pressione, sento piuttosto la responsabilità della maglia e di rappresentare i padovani," ha detto l'argentino. "So che sto rappresentando questa città a livello mondiale, ma ciò mi porta grande gioia, così come giocare con questa maglia. Spero di farlo per anni."

Nonostante offerte dall'estero, tra Argentina ed Emirati Arabi, Gomez ha scelto di restare in Italia e accettare la sfida del Padova. "Il primo a convincermi è stato il direttore Mirabelli", ha svelato. "Voglio ancora giocare a questi livelli. In Italia poi mi trovo molto bene e non volevo spostarmi da qui, la mia famiglia si trova benissimo. Il Padova per me è una bella sfida, vorrei riportare la squadra in A dopo tanti anni, non so se quest'anno o quando, ma il mio obiettivo è questo."

La Squalifica e la Rabbia Trasformata in Carica

I due anni di stop forzato sono stati duri, definiti dal giocatore come un'ingenuità. "I primi mesi sono stati i più duri, non sapevo cosa fare, se continuare a giocare," ha confessato. "Due anni sono molto lunghi, ma piano piano ho trasformato la rabbia in voglia di tornare a giocare, ho pensato al momento del ritorno in campo, al potermi ritirare quando avrei voluto. Allenandomi ogni giorno e restando in forma sono riuscito a superare le difficoltà."

Nonostante l'allenamento in solitaria, il Papu si sente pronto: "Mi sento bene, allenarsi da solo non è uguale, ma so che ci metterò molto poco a tornare al 100% perché fisicamente sto bene."

Il "Mister più giovane": Esempio per i Giovani

Il Padova ha iniziato bene il suo campionato da neopromossa, e Gomez ne è felice. "Lo hanno fatto senza di me e mi fa piacere, mi piace la mentalità vincente della squadra e il fatto che vuole sempre dare il massimo," ha commentato.

A 37 anni, Gomez si trova ad avere un allenatore, Andreoletti, più giovane di lui. "Non mi era mai capitato di essere più vecchio del Mister, ma non è un problema, vogliamo entrambi il bene della squadra", ha sorriso. "Lui è un allenatore promettente e lo sta dimostrando. Io devo continuare a imparare da lui, si impara sempre. Mi piacciono molto i suoi allenamenti e come lavora lo staff in generale, insieme possiamo fare molto bene."

Padova lo ha subito adottato. "L'affetto e il calore della gente ogni volta che esco è per me la cosa più importante," ha detto Gomez, che cerca di vivere la città "come un cittadino qualsiasi". "Devo dire che mi piace molto, è giovane, piena di universitari. Ci ha sorpreso molto la simpatia delle persone."

Al Padova, il 'Papu' intende offrire "sicuramente l'esperienza che ho maturato negli anni giocando ad alto livello" e desidera "essere un esempio per i ragazzi". L'ambizione è chiara: "Crescere insieme alla società e portare il Padova il più in alto possibile."