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Foto Unica Tv
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Non vorrei che si pensasse che io sia vittima del classico “senno di poi”… No, nulla a che fare con questo atteggiamento. Qualcuno, come spesso accade, mi aveva chiesto nei giorni scorsi quali chances avesse il Monza di conquistare un buon risultato contro la Lazio. La mia risposta era stata tranchant, dando possibilità quasi nulle di evitare il passo falso. Troppi erano i segnali in tal senso. 

Il solo affrontare la seconda squadra in classifica senza i due squalificati era un handicap difficile da annullare. A parte la loro importanza tecnico-tattica, Pessina e Izzo sono due leader indiscussi del Monza di Palladino. Il capitano è al tempo stesso testa e cuore della squadra biancorossa, il difensore è l’emblema della passione e dell’agonismo. Ragione e logica caratterizzano il primo, istinto ed emozione il secondo. Ecco, senza nulla togliere agli altri, pensavo potesse pesare la loro assenza. E così è stato. 

Poi, diciamocelo francamente. La Lazio è squadra in gran forma, che prima della gara di Monza aveva ottenuto 13 punti nelle ultime 5 giornate (vincendo anche al Maradona), senza subire gol. In più, la formazione di Sarri è una signora squadra e, a mio giudizio, quella che più mi ha impressionato tra tutte quelle che finora si sono presentate sul terreno del U-Power Stadium.  Ho avuto la sensazione che i biancazzurri non abbiano voluto affondare il colpo, giocando per ottenere il massimo risultato col minimo sforzo. Con un centrocampo che compete per qualità e sostanza con quello del Napoli. Un reparto che, supportato a turno dagli esterni di difesa, è difficile da contrastare se non lo si affronta con una superiorità numerica. 

Comunque, la sconfitta, che personalmente ho digerito meglio rispetto al pareggio con la Cremonese di due settimane fa, è stata assolutamente indolore ai fini della salvezza. Il margine di 15 punti con la terz’ultima è rimasto tale. E a 10 giornate dal termine, il vantaggio è più che rassicurante. Tuttavia, occorre ricordare che, ad eccezione di Spezia e Lecce, il calendario prevede per il Monza solo gare con squadre della metà alta della classifica. Occorrerà ritrovare il passo giusto per conquistare quella manciata di punti che mancano per rendere ancor più memorabile la prima stagione in serie A della squadra biancorossa. Sarà necessario mantenere alta la tensione e non dubito che Palladino troverà un valido supporto nell’ esperienza di chi sta ai vertici societari.  

Paolo Corbetta