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Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato, in conferenza stampa, alla vigilia della sfida contro il Monza.

Le dichiarazioni dell'allenatore labronico:

“Il Monza è l'unica squadra che l’anno scorso ci ha portato via sei punti e a cui non abbiamo mai fatto un gol. Oltre a quello sono ancora imbattuti in casa. Sarà una gara difficile ed importante. Dobbiamo dare seguito al pareggio con l'Inter. Match delicato? Sarebbe commettere un errore inspiegabile, di poca maturità. Perchè noi, come abbiamo detto e fatto fino ad ora, sappiamo quali sono i nostri limiti. Il gruppo è molto coeso. Abbiamo una buona classifica, ma non abbiamo fatto ancora niente e nel calcio si sa che come lasci un attimo e magari giochi una partita al di sotto delle nostre caratteristiche rischi di perdere, vincere le partite non è facile. Abbiamo sei partite che ci portano alla fine del girone di andata, con quattro trasferte. Abbiamo Monza, Genoa, Frosinone e Salernitana, e gli scontri diretti in casa. Abbiamo ancora tutto da giocare e bisogna dare un passetto alla volta. Domani affrontiamo una squadra molto buona, ben guidata e con buoni giocatori. Ha messo in difficoltà tante squadre. I numeri lo dicono. È una squadra che fa la differenza nella fase difensiva. Nelle ultime 10 partite in tre partite ha subito solo 3 gol e nelle altre 7 ha subito solo un gol a partita. Questo dice che è una squadra che difende tutta insieme".

"Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, Locatelli oggi valuteremo, è un problema di dolore, l’altro giorno ci ha dato una mano e oggi vediamo. Se Locatelli non ce la fa? Devo vedere oggi dall'allenamento, Nicolussi Caviglia ha fatto una buona partita ma era tanto tempo che non giocava. Altrimenti troveremo una soluzione”.

"Se credo nello Scudetto? Io non lo so perché nello spogliatoio della squadra non entro mai, perché è sacro. È normale che i giocatori come tutti noi, dobbiamo avere il desiderio di desiderare qualcosa di importante. Però il desiderio deve essere quello di domani e la partita di domani. Bisogna fare un passo alla volta. E non scordiamoci che per la Juventus rimanere fuori dalla Champions League, non per demeriti sportivi, è stato un danno. Perchè comunque giocare la Champions ha un fascino importante ed economico per la società. Noi abbiamo il dovere di costruire l'annata su un obiettivo minimo che è quello di giocare la Champions League il prossimo anno".