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Turati
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Stefano Turati: l'ex Monza pronto al rilancio

In questo scenario di incertezza, il nome forte per la porta granata è quello di Stefano Turati. L'ex portiere del Monza, attualmente al Sassuolo, sta vivendo una stagione complicata: prima l'esplosione di Muric che lo ha relegato in panchina, poi un infortunio al polso sinistro che lo ha tenuto ai box.

Tuttavia, il classe 2001 è ormai prossimo al rientro e non ha intenzione di restare a guardare. Turati cerca una piazza che gli restituisca la titolarità in Serie A, e il Torino rappresenterebbe la sfida ideale.

L’asse di mercato: il fattore Puccinelli

A facilitare l'operazione potrebbe essere un uomo chiave: Luca Puccinelli. L'agente di Turati è lo stesso di Marco Baroni e ha già curato gli arrivi in granata di Ismajli, Asllani e Anjorin. Un feeling consolidato con il presidente Cairo che potrebbe portare alla fumata bianca in tempi brevi.

Prossimi passi: il confronto con il Sassuolo

L'occasione per sbloccare la trattativa potrebbe arrivare già questa domenica, in occasione del match di campionato tra Torino e Sassuolo. Le due dirigenze avranno modo di discutere la formula dell'affare, che con ogni probabilità sarà un prestito (resta da capire se con diritto di riscatto).

Per Turati sarebbe l'occasione di tornare protagonista sotto la Mole, mentre per il Torino significherebbe mettere in sicurezza la porta dopo una prima parte di stagione decisamente turbolenta.

La difficile annata a Monza

Il calcio è un gioco di centimetri e di momenti, ma per un portiere rappresenta spesso una prova di solitudine e resilienza. Stefano Turati sta vivendo sulla propria pelle questa realtà, attraversando una fase delicata della carriera che funge da vero test di maturità dopo un biennio complesso che avrebbe messo a dura prova i nervi di chiunque.

La stagione 2024-2025 doveva rappresentare per lui la consacrazione definitiva, il salto di qualità atteso dopo l'esperienza a Frosinone. Arrivato al Monza il 23 agosto 2024, il portiere si è invece ritrovato risucchiato in un vortice di difficoltà sia collettive che individuali. Il campionato in Brianza si è rivelato un autentico ottovolante emotivo, dove grandi prestazioni sono state oscurate da passaggi a vuoto pesanti. In campo, Turati ha saputo alternare parate d'istinto e riflessi prodigiosi, che hanno ricordato a tutti il motivo per cui è considerato uno dei migliori talenti della scuola italiana, a incertezze nelle uscite e momenti di black-out. Questo rendimento altalenante è costato punti preziosi e ha attirato critiche spesso feroci da parte della tifoseria biancorossa.

Il verdetto finale della scorsa stagione è stato amaro, culminando con la retrocessione del Monza in Serie B. Per Turati si è trattato di un colpo durissimo, essendo la seconda retrocessione consecutiva vissuta da titolare nel massimo campionato, un fardello psicologico non indifferente per un atleta ancora giovane che cerca la propria stabilità ai vertici.

Il ritorno a Sassuolo

Tornato al Sassuolo, la situazione attuale lo vede impegnato in una silenziosa lotta per ritrovare il campo. In questa prima parte di stagione, il minutaggio è stato infatti molto ridotto. Turati è sceso sul rettangolo verde solo in due occasioni ufficiali: la sfida inaugurale di campionato contro il Napoli e l'impegno di Coppa Italia contro il Como. Nonostante il poco spazio trovato finora, le sue qualità tecniche restano indiscutibili. Il portiere milanese possiede un'esplosività fuori dal comune e una personalità istrionica che, se canalizzata correttamente, può ancora fare la differenza ad alti livelli.

La sfida per Stefano Turati è ora quasi interamente mentale. Il suo compito è dimostrare di aver metabolizzato le delusioni dell'esperienza brianzola per tornare a essere quella saracinesca affidabile capace di guidare la difesa con sicurezza. Il Sassuolo ha tra le mani un capitale tecnico importante e il futuro di Turati dipenderà dalla sua capacità di riprendersi le chiavi della porta, trasformando le amarezze del passato in una nuova spinta verso il successo.