x

x

foto Buzzi
foto Buzzi

Secondo Criscitiello, l’uscita di scena di Fininvest rappresenta “la chiusura di un ciclo e di un’era”. L’analisi è impietosa:

Monza deve dire grazie a Galliani anche perché senza di lui la Serie A non l’avrebbero mai vista e sarebbero rimasti in eterno tra C e D.

Il direttore evidenzia come il nuovo corso, guidato da un gruppo “di cui si conosce poco o nulla” e con Burdisso alla direzione sportiva — figura “odiata da quasi tutto il calcio italiano” — lasci presagire tempi difficili.

Criscitiello, in un certo senso, non risparmia nemmeno Galliani di cui sottolinea alcune colpe:

La prima è quella di aver puntato su Nesta, la seconda è quella di aver preso Bianco, la terza è quella di aver dato soldi senza senso a calciatori come Petagna.

E conclude con un monito generale:

Siamo pieni di fondi, investitori e manager che con il calcio hanno poco a che fare ed è soprattutto per questo che il futuro non sarà roseo.

Un’analisi severa ma lucida, che evidenzia il rischio di un Monza orfano dei suoi storici protagonisti e di un calcio italiano sempre più lontano dalle sue radici.

Michele Criscitiello