Monza, svolta storica per l'ex Borsa: ecco come tornerà a vivere tra dodici mesi
Dal tetto imploso agli 8 milioni di euro di lavori: l’ex Borsa di Monza pronta a tornare simbolo della città
Dopo due anni di cantiere, la storica ex Borsa di Monza, conosciuta da tutti come “ex scuola Borsa”, si prepara a tornare fruibile entro un anno. L’edificio, originariamente scuderia progettata da Luigi Canonica nel 1802 e successivamente trasformato in scuola comunale, avrà una nuova vita grazie a un investimento da 8 milioni di euro finanziato da Comune di Monza e Regione Lombardia.
Durante la visita guidata promossa dal Festival del Parco, il sindaco Paolo Pilotto ha dichiarato come riportato dai colleghi de Il Cittadino:
Con Regione stiamo valutando l’ipotesi di un centro di alta formazione, un ITS Academy o spazi aggiuntivi per la scuola Borsa, che potrebbe così tornare alle origini, anche se ora si chiama “Azienda speciale di formazione Paolo Borsa”.
Un terzo della struttura sarà a disposizione del Comune, che sta definendo le future destinazioni d’uso, mentre il liceo artistico Nanni Valentini avrà aule completamente rinnovate con travi in legno di acero a vista e infissi moderni, ma in armonia con il contesto storico.
Restauro architettonico dell’ex Borsa tra storia e innovazione
Il direttore dei lavori, l’architetto Enzo Mugione, ha spiegato, sempre come riportato dai colleghi de Il Cittadino:
Tutto l’edificio è vincolato dalla Soprintendenza, per questo abbiamo demolito il vecchio solaio in cemento per rimettere le travi di legno a vista. Nella parte centrale abbiamo recuperato le otto capriate in legno originali, sono ora in fase di restauro e saranno riposizionate a fine ottobre.
Il cantiere ha riservato anche scoperte significative: dalle vecchie cementine degli anni Trenta, che verranno ricollocate, alle tegole in cotto originali che torneranno sul tetto. La facciata, invece, ritroverà il colore bianco crema di epoca asburgica, con decorazioni a bugnato e finestre uniformate al resto della Villa Reale di Monza. Non mancheranno migliorie strutturali come nuovi ascensori, archivi nel seminterrato e scale più ampie, in un equilibrio tra tutela storica e funzionalità moderna.
