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Intervistato dalla redazione di MonzaNews, l'ex calciatore di Fiorentina e Monza Paolo Monelli ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista del match di questo pomeriggio. Ecco le sue parole. 

Buon pomeriggio, crede che la lunga sosta possa in qualche modo aver destabilizzato gli equilibri fin qui visti in Serie A? Secondo lei i valori visti in amichevole sono da tenere in considerazione?

"Io credo che qualcosa possa anche essere cambiato rispetto al 2022, quando stai fermo cinquanta giorni le prime partite sono sempre un po' un'incognita, diciamo che ogni risultato è possibile. Passata questa prima fase di riambientamento i veri valori verranno fuori. Le amichevoli lasciano il tempo che trovano, sono match dove l'allenatore sperimenta e trova nuove soluzioni, sono banchi di prova che contano fino a un certo punto. La concentrazione e l'adrenalina del campionato non te la dà di certo una sfida amichevole". 


Prima della sosta il Monza era riuscito nell'impresa di recuperare terreno dopo un pessimo avvio. Crede che i biancorossi manterranno questo ritmo anche in questa seconda metà di campionato?

"Credo che il Monza possa fare una buona seconda parte di stagione, mantenendosi sui livelli della prima. Le prossime tre partite saranno in qualche modo decisive dato che i Bagaj giocheranno oltre che con la Fiorentina anche con l'Inter e soprattutto contro la Cremonese, una gara che, in caso di vittoria del Monza, potrebbe decretare l'ulteriore salto di qualità sella formazione di Palladino. I biancorossi tra l'altro non hanno avuto calciatori impegnati in Qatar e tra l'altro non hanno mai lasciato il centro sportivo di Monzello, un punto a favore visto che non ci sono state problematiche di ambientamento per i calciatori".

 

La Fiorentina non ha granché convinto nella prima fase di campionato ma potrebbe creare comunque più di un fastidio al Monza, vista la qualità dell'organico viola. In che modo Palladino può mettere in difficoltà gli uomini di Italiano?

"Il Monza oggi, anche se contro una squadra ricca di qualità, dovrà giocre come sempre, ovvero molto corto e in velocità. Mister Palladino sta impostando un gioco molto dinamico che non aspetta gli avversari, di qualsiasi caratura essi siano. Se gioca in questo modo, la partita sarà aperta a qualsiasi risultato". 

 

Secondo lei in quali ruoli devi investire il Monza in questo calciomercato invernale?

“A differenza degli altri anni, questa sarà in genere una sessione di calciomercato invernale molto povera, con pochissimi cambi di casacca. Ai biancorossi lombardi questa situazione sta bene, se poi Galliani dovesse avere tra le mani un affare imperdibile dubito che se lo lascerà scappare. Io credo che il Monza abbia già una rosa molto ampia, più che comprare dovrebbe pensare al mercato in uscita”. 

 

Che ricordo ha delle sue esperienza al Monza e alla Fiorentina?

“Sono arrivato a Monza che avevo quattordici anni dalla provincia di Reggio Emilia, è stato il mio trampolino di lancio grazie al quale ho esordito dopo due anni in Serie B. Devo dire grazie al Monza e all'altra tecnico Alfredo Magni. La Fiorentina mi ha acquistato a 18 anni e mi ha lanciato nel grande calcio, in viola hi trascorso cinque anni e conservo di quel lustro tanti bei ricordi”.