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Un colpo da Serie A, forse uno dei più importanti della storia della Serie B. Il brasiliano classe 1999 Carlos Augusto Zopolato Neves è un nuovo giocatore del Monza. L’ufficialità, arrivata nella temporalesca serata di venerdì, è solo il risultato finale di una lunghissima trattativa, cominciata tantissimo tempo fa, in totale riservatezza e lontano dai riflettori. Per saperne di più abbiamo contattato in esclusiva l’intermediario di questa lunghissima telenovela in salsa brasiliana, Angelo Cristofoletti, agente e socio di maggioranza di Football Factory, che ci ha svelato dei retroscena a dir poco clamorosi.

‘Buongiorno Angelo, quando nasce la trattativa per Carlos Augusto Zopolato Neves?’

‘La trattativa parte da molto lontano, nello scorso gennaio, quando per quattro minuti di troppo Carlos non è approdato al Torino. Il contratto, ormai pronto, infatti, è stato depositato con quattro minuti di ritardo e non è stato possibile formalizzare il trasferimento.’

‘Una notizia che non era mai uscita… Ma allora, come nasce l’approccio con il Monza?’

‘Una notizia mai venuta allo scoperto, perché a noi di Football Factory piace lavorare sempre a fari spenti, cercando di non dare troppo nell’occhio. Insomma, parliamo di un profilo di altissimo livello, nonché un giocatore molto attenzionato: quando non si è chiusa la trattativa col Torino sette mesi fa, il direttore Filippo Antonelli, che è un grande uomo e un grandissimo dirigente, aveva intravisto in lui, in ottica Serie B, un potenziale su cui fare un investimento a lunga scadenza.’

‘Il giocatore era, quindi, molto attenzionato: oltre al Torino ci sono stati altri interessamenti?’

‘Stiamo parlando di un giocatore di Serie A, che aveva moltissime richieste da società estere, in particolare da Inghilterra e Spagna, ma anche italiane. Sul giocatore, infatti, c’erano due club di Serie A: il Bologna è stato il primo, successivamente c’è stato un interessamento della Roma.’

‘Cosa ha spinto il giocatore a sposare il progetto Monza nonostante avesse molte offerte?’

‘Un ruolo chiave lo ha avuto il rapporto instaurato con il procuratore e agente del giocatore, Rafael Brandino, della società Victrix, che è stato fondamentale per far comprendere al giocatore il progetto del Monza, adeguatamente spiegato dal Dottor Galliani e da Filippo Antonelli. Carlos ha sposato un progetto a lungo termine, che rispecchia in primis la proprietà e che permette a giocatori giovani, di inserirsi in una squadra che tra quattro anni potrebbe diventare una squadra di medio-alta classifica di Serie A, come ad esempio l’Atalanta, una squadra, insomma, con quelle caratteristiche. Il calciatore ha sottoscritto un contratto quinquennale proprio per questo motivo.’

‘La trattativa è stata lunga, ci sono stati momenti difficili?’

‘In questi mesi abbiamo avuto continue call conference e ci sono stati anche momenti di tensione, in particolare momenti di stallo sulla trattativa. Ripeto, si andava ad approcciare un giovane talento di Serie A, ambito da squadre importanti, giovane, col passaporto e nel giro della nazionale.’

‘Quando si è chiusa questa lunga telenovela?’

‘La trattativa è stata conclusa giovedì: si attendevano gli ultimi dettagli da parte del Corinthians, che aveva dato l’ok e aveva già mandato la documentazione. Mancavano giusto dei piccoli dati e la firma del calciatore, apposta, appunto, nella giornata di giovedì’.

‘Il nostro paese ha giocato un ruolo importante? Carlos è rimasto colpito dall’Italia?’

‘Il giocatore conosceva già l’Italia da turista, se è venuto a Monza è perché venire in Europa è l’obiettivo principale di ogni giocatore sudamericano e l’Italia, al momento, è il paese più bello in cui poter venire. Dopo di lei vengono Inghilterra e Spagna, anche a livello di campionato’.

Simone Schillaci