Lavoro in nero, cosa è emerso dai blitz della Guardia di Finanza nei locali della Brianza
Controlli nei ristoranti, bar e pizzerie della movida brianzola: la Guardia di Finanza ha rilevato gravi irregolarità e disposto provvedimenti

Un’operazione della Guardia di Finanza di Monza e Brianza ha portato alla scoperta di 20 lavoratori in nero in diversi locali della provincia. I militari hanno eseguito verifiche in ristoranti, bar serali, gelaterie e pizzerie d’asporto tra Brugherio, Vimercate, Villasanta, Arcore, Desio, Triuggio e Lentate sul Seveso.
Le ispezioni, condotte dal Gruppo di Monza insieme alle Compagnie di Seregno e Seveso, hanno evidenziato gravi irregolarità: tra i dipendenti non regolarizzati figuravano 16 italiani e 4 cittadini stranieri (provenienti da Egitto, Senegal e Pakistan). Le sanzioni inflitte ammontano a oltre 66.000 euro e per otto attività commerciali è stata richiesta la sospensione dell’esercizio da parte dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
Sanzioni e sospensioni per lavoro nero in Brianza
Gli imprenditori coinvolti sono stati verbalizzati per mancata comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro. In alcuni casi sono emerse ulteriori violazioni, come il pagamento delle retribuzioni con strumenti non tracciabili, l’omessa effettuazione delle ritenute fiscali e persino il mancato pagamento del canone speciale Rai.
«Il lavoro nero non solo sottrae risorse allo Stato – ha dichiarato il Comandante Provinciale, colonnello Gerardo Marinelli – ma sfrutta i lavoratori e altera la concorrenza tra imprese oneste. Il nostro obiettivo è garantire legalità e pari condizioni per tutti».
L’operazione rientra nel piano straordinario di contrasto al sommerso da lavoro predisposto in sinergia con la Prefettura di Monza e Brianza. I controlli proseguiranno nelle prossime settimane, con un’attenzione particolare ai luoghi della movida notturna e ai locali più frequentati nei fine settimana.
