Calcio in lutto: dopo Maradona, è morto Pablito Rossi, l'eroe Mundial
Altro lutto nel mondo del calcio, a distanza di pochi giorni dalla morte di Diego Armando Maradona.
È scomparso, nel cuore della notte, l'ex attaccante azzurro Paolo Rossi, trascinatore azzurro del Mundial '82; un enorme coacervo di indelebili emozioni perpetuate anche nel presente, pur a distanza di numerosi anni. Pablito, deceduto dopo un mare incurabile, aveva 64 anni e la notizia della sua morte è stata annunciata inizialmente dal giornalista Enrico Varriale su Twitter, confermata poi dalla moglie, dalla Gazzetta dello Sport e a ruota dalle altre testate giornalistiche. Nel giorno della morte del "Pibe de Oro" Rossi lo aveva ricordato così all'Ansa: "Diego è stato il genio del calcio mondiale, un talento ineguagliabile. Assoluto".
Il Pallone d'Oro 1982, ex Juventus, Perugia e Milan tra le altre, che era membro ed ambasciatore nell'attuale CDA del Lanerossi Vicenza, squadra e città a cui era molto legato per il triennio ricco di soddisfazioni (tra il 1976 e il 1979) individuali e di squadra ottenute; vero e proprio trampolino di lancio per il suo successivo contenitore di grandi successi tra club e Nazionale, con l'intermezzo della squalifica per Calcioscommesse. Nel campionato 1976/77 incontrò anche il Monza nel torneo di B (doppietta di rigore nel 3-2 dell'andata in Veneto, a secco nel ritorno al "Sada"), in cui ottenne il titolo cannonieri con 21 marcature e la promozione in A.
Capocannoniere (6 reti) inoltre del Mondiale di Spagna (memorabile la tripletta inferta al leggendario Brasile di Zico, Sócrates e Falcão), nativo di Prato (città in cui ha mosso i primi passi da calciatore nel Santa Lucia), era stato anche opinionista e commentatore calcistico in questi anni tra Rai, Mediaset e Sky. Detiene tuttora il record di marcature azzurre ai Mondiali (9 reti) insieme a Roberto Baggio e Christian Vieri.