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I ragazzi di PizzAut in Autodromo
I ragazzi di PizzAut in Autodromo

Nel caos del paddock di Monza, Nico Acampora, fondatore di PizzAut, vede sul cellulare un prefisso di Roma. Risponde senza immaginare che, dall’altra parte, ci sia davvero il presidente Sergio Mattarella.

All’inizio pensa a uno scherzo, poi riconosce le parole “Quirinale” e “presidente”: le mani iniziano a tremare, il cuore accelera. È davvero una telefonata dal capo dello Stato.

Il legame tra Mattarella e PizzAut

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Il presidente non è nuovo al sostegno a PizzAut, la prima pizzeria gestita da ragazzi autistici. Era già stato a Monza per l’inaugurazione e più volte, in occasioni ufficiali, ha ricordato il valore sociale e lavorativo del progetto.

Questa volta, però, non si tratta di un discorso pubblico, ma di una chiacchierata personale. Sul profilo Facebook di PizzAut, Acampora ha raccontato con emozione le parole ricevute: Mattarella ha chiesto come stanno i ragazzi, ha invitato a stargli vicino nei momenti difficili e ha mandato a tutti un abbraccio simbolico.

L’invito del presidente

La telefonata si chiude con un augurio che commuove Acampora: “Speriamo di vederla presto e ancora i miei saluti ai ragazzi”. Un congedo semplice e diretto, che diventa messaggio di fiducia.

Per Nico resta un ricordo che avrebbe potuto custodire in silenzio, ma che ha scelto di condividere: “Ho pensato che forse doveva rimanere un episodio nostro. Poi ha prevalso il desiderio di raccontare a tutti la grande umanità dell’uomo Sergio Mattarella”.

Come disse Simone, uno dei camerieri di PizzAut, durante la visita del presidente: “Mattarella è uno di noi”.