Il pagellone del Monza (centrocampo): scomparse eccellenti, poche certezze e vuoto sugli esterni
Il pagellone del Monza (centrocampo): scomparse eccellenti e poche certezze. Vuoto sugli esterni

Di seguito il pagellone di fine anno del Monza, dedicato agli esterni e centrocampisti.
Pedro Pereira 5: Praticamente titolare da tutto l’anno, prima da esterno, poi da braccetto. La voglia e l’applicazione ci sono, i risultati un po’ meno. A fine campionato gli capita di essere capitano, ma senz’altro uno degli anelli deboli di quest’anno.
Birindelli 5,5: Potrebbe valere lo stesso discorso fatto con Pedro Pereira ma in aggiunta qualche gol e assist dai suoi piedi arrivano, intendiamoci, comunque troppo poco per una squadra di Serie A.
Kyriakopoulos 5: Gioca tanto, forse troppo, soprattutto per mancanza di alternative. L’errore è alla base, non puoi affrontare un campionato di serie A avendolo come unica alternativa. I cross per il nulla e i calci d’angolo oltre la linea sono il riassunto della sua stagione.
Martins 5: Acclamato dai tifosi, forse in maniera esagerata, si è visto poco e con risultati alterni. Certo, forse avrebbe meritato qualche possibilità in più, se però Bocchetti arriva a sostituirti dopo 20’ un motivo ci sarà.
Bianco 5,5: Prima parte di stagione da 7, seconda parte da 4,5. La sua è quasi una sufficienza. Fedelissimo di Nesta, disputa una prima metà da 7 pieno: dinamico, generoso, utile alla causa. Poi l’involuzione con l’arrivo di Bocchetti e un crollo verticale del rendimento. Alla fine il suo voto è la media tra due stagioni in una ma per la Serie B sarebbe un lusso.
Gagliardini 5: Primo dei tre desaparecido a centrocampo a causa di infortuni protratti in maniera anche piuttosto misteriosa. Peccato, perché l’esperienza e la struttura servivano eccome.
Sensi 5: Il secondo grande desaparecido. L’infortunio al trofeo Berlusconi per una spallata era il preludio della sua stagione.
Pessina 5: Terzo desaparecido. Il grande assente. Il giocatore più chiacchierato dell’anno nonostante le 11 presenze. La gestione del suo infortunio un mistero irrisolto. Capitano, ma solo sulla carta. Poche parole, tanti silenzi, in un anno in cui questi ultimi hanno fatto da protagonisti.
Castrovilli 4,5: Il più talentuoso sulla carta, ma anche il più deludente. Doveva essere il colpo di qualità a centrocampo, si è rivelato un innesto privo di peso che conferma un declino di carriera che sembra ormai irreversibile.
Urbanski 4,5: Quasi ci si siamo dimenticati di lui, arrivato a gennaio tra qualche entusiasmo social è presto sparito dai radar.
Akpa Akpro 6: Un ritorno annunciato il suo a gennaio, grande impatto sull’ambiente seppur condito da qualche sbavatura in campo. Schiena dritta in conferenza. Non ha risolto tutto, ma ha mostrato professionalità, presenza e spirito. Anche lui sarebbe un privilegio per la B.
Ciurria 5: Una grave insufficienza che fa male assegnare, ma non si può fare altro.
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