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Lorenzo Colombo
Lorenzo Colombo

L'ultima giornata di campionato ha ufficializzato la retrocessione dell'Empoli, squadra che ha vissuto una stagione dalle due facce. Ad un avvio di campionato solidissimo, con la prima sconfitta arrivata solo ad ottobre contro la Lazio, i pareggi ottenuti contro Juventus e Bologna una vittoria clamorosa in casa della Roma, ha fatto seguito un vistoso calo che ha fatto sprofondare sempre più la squadra di Roberto D'Aversa, allenatore che vanta un trascorso a Monza come calciatore dal 1996 al 1999.

I motivi della retrocessione

Tra i vari motivi che hanno portato alla retrocessone dei toscani c'è l'ennesimo infortunio per Pietro Pellegri che, quando sembrava aver trovato la propria dimensione ed una certa regolarità, ad inizio dicembre si è rotto il crociato. L'arrivo di Kouamé a gennaio non è bastato per dare una mano ad un involuto Lorenzo Colombo, e l'apporto di Esposito e Fazzini. La squadra, già costruita per l'obiettivo salvezza e nulla più, non è stata supportata dalla fortuna e si è accartocciata in un rendimento casalingo da soli 13 punti in 19 partite, il secondo peggiore dietro quello del Monza.

Luci ed ombre per Colombo

Questa doveva essere la stagione del rilancio per Lorenzo Colombo dopo una annata negativa a Monza. Come la squadra lo stesso Colombo ha iniziato bene la stagione con due reti nelle prime giornate però poi il proseguo del suo campionato non è stato tutto rose e fiori. Tre mesi di digiuno da settembre a Dicembre poi tre reti segnate a cavallo tra dicembre e gennaio per poi incepparsi fino alla penultima giornata quando proprio a Monza ha ritrovato la via del gol. Il digiuno di Colombo è coinciso col periodo nero di oltre quattro mesi senza vittorie per gli uomini di D’Aversa, passando così da un tranquillo decimo posto fino alla zona rossa. Nonostante il lungo digiuno l'attaccante di Vimercate ha vissuto la sua miglior stagione sotto il punto di vista realizzativo: con sei gol e due assist in massima serie ha superando il suo record di gol in A stabilito nel 2022-23 a Lecce (5 gol). Colombo ha concluso la stagione giocando 2.243 minuti in 37 gare e D’Aversa lo ha fatto partire 26 volte da titolare. 

D'Aversa: Retrocediamo con dignità

Ecco le parole di D'Aversa post-partita del tecnico dell'Empoli.

Sicuramente siamo retrocessi con dignità, poi è chiaro che se analizziamo la partita di stasera la squadra è stata contratta. Lo dimostra il primo gol da una situazione di fallo laterale. Forse la tensione l'ha fatta da padrona, non meritavamo di perdere ma è andata così. I rimpianti dal momento in cui si retrocede si devono avere per forza. Ma come ho detto prima ai miei ragazzi ero orgoglioso di questo percorso e non posso cancellare quello che penso dopo una singola partita. Merito dei nostri ragazzi e dei nostri tifosi, per me è un dispiacere enorme perché ci credevo ed ero convinto che ce la potessimo fare.”

“Per me è stato un anno molto importante, lavorare con queste difficoltà era difficile. Però mi conoscete, sono sempre venuto qui senza creare alibi ai miei ragazzi, ci sono stati momenti in cui avremmo potuto mollare. Anche io ho avuto quel problema fisico, per venti partite non abbiamo portato a casa un risultato pieno, ma questi ragazzi mi hanno fatto andare a testa alta e credere nel lavoro. Il dispiacere è avere avuto la possibilità di allungare l'agonia nello spareggio, ma dobbiamo accettare il verdetto del campo. Lo sport dà, lo sport toglie, mi spiace enormemente perché questi ragazzi hanno spinto dal primo all'ultimo giorno. Succede di cadere ma l'importante è alzarsi. A me personalmente ci vorrà del tempo per digerire questa retrocessione”

Chi lascia e chi resta

Con la retrocessione saranno tante le partenze ed una di queste riguarderà proprio Colombo che ha deluso rispetto alle stagioni con Monza e Lecce, ma dovrebbe avere un'altra chance in Serie A.