Pier Silvio Berlusconi e la mossa segreta: cosa sta davvero accadendo in Germania
Pier Silvio Berlusconi accelera sull’integrazione paneuropea di Mfe

L’offerta concorrente del gruppo ceco Ppf, presentata a maggio, metteva sul piatto 7 euro in contanti per azione, ma con un limite massimo del 30% di capitale acquistabile. Una proposta che non ha riscosso particolare interesse sul mercato: partendo dal 15% già in portafoglio, i cechi hanno raccolto solo l’adesione del socio General Atlantic (2,5%) e poche altre quote, segno che gli investitori hanno preferito il progetto di integrazione paneuropea targato Cologno Monzese.
Riapertura dell’offerta e obiettivo strategico
Per Mfe la strada appare ora in discesa. A differenza di Ppf, che chiude qui la propria operazione, l’offerta italiana beneficia della riapertura per ulteriori 14 giorni di mercato, presumibilmente dal 19 agosto all’1 settembre. Questo lasso di tempo potrebbe risultare decisivo per avvicinarsi al traguardo più ambizioso: il 50% del capitale, soglia che garantirebbe il pieno controllo assembleare e la possibilità di nominare il management.

Il raggiungimento della maggioranza assoluta non è tuttavia imprescindibile. Pier Silvio Berlusconi potrebbe puntare anche a un’alleanza strategica con Ppf, studiando insieme la gestione del debito lordo di Prosieben (2,1 miliardi di euro), che potrebbe non essere consolidato nei conti di Mfe.
Il progetto di un sistema multimediale paneuropeo
L’operazione tedesca si inserisce nel più ampio disegno di MediaForEurope di costruire un gruppo televisivo e multimediale integrato su scala europea, capace di competere con i grandi player globali. Dopo aver consolidato la propria presenza in Italia e Spagna, Cologno Monzese mira a integrare Prosieben nel network, creando sinergie editoriali, tecnologiche e pubblicitarie.
Il rafforzamento della posizione in Germania consentirebbe a Mfe di disporre di un’influenza significativa in uno dei mercati pubblicitari più importanti del continente, aprendo nuove opportunità di crescita e diversificazione dei contenuti.
Via libera politico e istituzionale
Dal punto di vista politico, l’operazione ha già incassato l’assenso delle autorità locali bavaresi, interessate a mantenere Monaco di Baviera come capitale europea dei media, soprattutto dopo la cessione di Sky Deutschland alla Rtl della multinazionale Bertelsmann.
Questa convergenza di interessi rafforza la posizione di Mfe e apre scenari favorevoli per un’integrazione rapida e stabile. Con 3,4 miliardi di euro di linee di credito già garantite dalle banche, il gruppo dispone della potenza finanziaria necessaria per completare l’operazione e gestire eventuali ulteriori acquisizioni di titoli sul mercato.
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