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“Segreteria politica Marta Fascina”. È questa la scritta che campeggia adesso a villa San Martino, ad Arcore, un tempo prediletta residenza di Silvio Berlusconi, occupata dopo la sua scomparsa dalla sua ultima compagna, Marta Fascina. Come raccontano i più informati, la donna si è stanziata, in maniera quasi definitiva, nella tenuta brianzola, creando malcontento tra i cinque figli del Cavaliere, che da tempo cercano di rientrare in possesso della villa.

Inutili le richieste indirizzate alla vedova, che non ha voluto sentire ragioni, decidendo di usare l'astuzia per non rischiare di essere sfratta definitivamente da Arcore. La Fascina ha infatti spostato la sua segreteria politica proprio a villa San Martino, rendendo la residenza un fortino inespugnabile immune a qualsivoglia pretesa legale. Essendo deputata, Marta Fascina è protetta dall'articolo 68 della Costituzione, che la tutela da perquisizioni alla sua persona o al suo domicilio senza l'ok della Camera dei Deputati.

La donna, come riportano indiscrezioni del Fatto Quotidiano, avrebbe, come unico canale di comunicazione con l'esterno, un gruppo WhatsApp insieme ai fedelissimi deputati Gloria Saccani Jotti, Tullio Ferrante, Alessandro Sorte e Stefano Benigni. Sono questi gli onorevoli a cui la Fascina ha chiesto di diventare i suoi occhi e le sue orecchie a Montecitorio. In attesa che anche lei faccia ritorno in Aula, come auspicato dall'ex cognato Paolo Berlusconi in una recente intervista.