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Se le notizie che arrivano da Genova saranno confermate, domenica la Sampdoria affronterà il Monza con il 4-3-1-2, il modulo di gioco tanto caro a Berlusconi e che piace anche a Galliani. Marco Giampaolo, sulla graticola dopo l’inizio disastroso di questo campionato, il peggiore nella storia del club blucerchiato (5 sconfitte e 2 pareggi nelle prime 7 giornate e ultimo posto in classifica) ha deciso di cambiare e di puntare tutto sulla partita con il Monza. Che è diventata l’ultima spiaggia: se dovesse andar male sarà esonerato. Giampaolo è un allenatore che è sempre piaciuto ad Adriano Galliani. Ironia della sorte è arrivato sulla panchina del Milan nel 2019 quando la società rossonera era già passata di mano ma dietro la sua scelta, da parte di Elliot e Maldini, pare ci sia stato lo zampino di Arrigo Sacchi, che ne ha sempre parlato bene, se non addirittura dell’AD del Monza. Fatto sta che l’avventura di Giampaolo al Milan (unica big allenata nella sua carriera) è durata lo spazio di sette giornate. L’esonero è arrivato, curiosamente, dopo una vittoria a Marassi (ma contro il Genoa) in coda però a quattro sconfitte nelle prime sei giornate. Poi al tecnico abruzzese è andata male anche con il Torino: esonerato a gennaio 2021 con i granata terzultimi in classifica. E’ stato fermo un altro anno, fino a gennaio 2022 quando la Sampdoria, la squadra dove ha fatto meglio in Serie A (9° posto nel 2018-19), lo ha richiamato per sostituire Roberto D’Aversa. Nella scorsa stagione Giampaolo ha raggiunto la salvezza (15° posto finale) ma la partenza di quest’anno è stata da incubo. Le parti ora si potrebbero invertire, con D’Aversa, ancora sotto contratto con la Samp, pronto a subentrargli se non dovesse riuscire a conquistare la prima vittoria nella sfida salvezza con il Monza. Galliani, la cui “cotta” per Giampaolo è ormai acqua passata, farà tutti gli scongiuri del caso. Ora l’AD ha occhi solo per Palladino, anche se la Samp giocherà con il modulo preferito dal presidente Berlusconi. Stefano Spinelli