Cittadella delusione totale: Barberis, Vita e Diaw fanno flop
Gli ex Monza di lusso non riescono a invertire la rotta del Cittadella

A dare speranza e sostanza all'organico ci sono tre nomi di spicco, tutti con un passato importante nel Monza: Alessio Vita, Andrea Barberis e Davide Diaw.
Alessio Vita: La bandiera granata con il cuore brianzolo
Alessio Vita, attaccante classe '93, ha un legame profondo con il club brianzolo. Voluto dall'ex allenatore della Primavera Antonino Asta, l'attaccante ha vestito la maglia del Monza per tre anni. La sua prima stagione da professionista (2012-2013) lo vide protagonista con 5 reti in 31 presenze in Lega Pro Seconda Divisione.
Vita è stato determinante anche per la promozione dei biancorossi nel nascente campionato di Lega Pro, contribuendo nella stagione 2013-2014 con 8 reti in 31 presenze. Dopo un'ulteriore mezza stagione in Brianza, approdò in Serie B con il Vicenza e, in seguito, al Cesena e alla Feralpisalò. Dal 2019 è al Cittadella, dove è diventato una vera e propria bandiera, collezionando oltre 200 presenze in Serie B. La sua esperienza e il suo carisma saranno fondamentali per risalire la china.
Andrea Barberis: L'ex capitano per l'immediato ritorno in B
Andrea Barberis, centrocampista classe '93, porta con sé un bagaglio d'esperienza di primissimo livello. Dopo i primi passi a Pisa e Varese, si è imposto al Crotone, dove ha vissuto cinque anni indimenticabili, di cui due in Serie A.
Ma è con il Monza che ha scritto la storia più recente: Barberis è stato il capitano della prima, storica promozione dei brianzoli in massima serie. Arrivato al Cittadella per puntare all'immediato ritorno in Serie B, il centrocampista ligure è in cerca di continuità dopo il grave infortunio subito. La sua visione di gioco e la sua leadership in mezzo al campo sono l'arma in più per mister Edoardo Gorini.
Davide Diaw: Un acquisto da 3,5 milioni e la beffa-playoff
A completare la triade ex Monza c'è Davide Diaw, l'attaccante centrale il cui passaggio in Brianza fu uno dei colpi più altisonanti di mercato. Il Monza lo acquistò per 3,5 milioni di euro (bonus inclusi) e l'amministratore delegato Adriano Galliani lo portò in biancorosso per dare l'assalto definitivo alla Serie A.
Tuttavia, l'avventura di Diaw in Lombardia si rivelò una delusione. La sua mezza stagione fu un'attesa vana, una sorta di "Godot" calcistico, con i gol rimasti tutti a Pordenone, il suo club precedente. A coronare la delusione, arrivò l'eliminazione beffa ai playoff per mano proprio del suo attuale club, il Cittadella. Da lì, dopo l'esperienza in biancorosso, Diaw ha intrapreso un valzer di prestiti in giro per l'Italia, trovando poca gloria.
Con tre giocatori di tale calibro, l'obiettivo del Cittadella non può che restare l'immediato ritorno in Serie B. Il campo finora ha tradito le aspettative, ma la qualità dell'organico e l'esperienza degli ex Monza Vita, Barberis e Diaw sono la base solida da cui ripartire per la rincorsa in classifica. L'occasione per Diaw di rilanciarsi e dimostrare il suo valore, anche dopo un'esperienza sfortunata, è ora in maglia granata.