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STMicroelectronics

Marton intende porre domande precise al ministro Urso, con cui azienda e sindacati hanno già avuto un confronto alcune settimane fa. L’obiettivo è ottenere trasparenza sui fondi pubblici destinati a STMicroelectronics, una multinazionale partecipata dagli Stati italiano e francese, con il sito di Agrate Brianza che rappresenta un’eccellenza con oltre 5.300 dipendenti. Il senatore brianzolo vuole sapere quanti fondi siano stati deliberati, impegnati ed effettivamente erogati, e se l’azienda si sia vincolata a garantire livelli occupazionali e investimenti in cambio di questi finanziamenti.

I fondi pubblici e il caso Agrate

STMicroelectronics

STMicroelectronics ha beneficiato di risorse pubbliche significative in Italia. Per l’ampliamento dello stabilimento di Catania, che prevede 2.000 nuovi posti di lavoro, sono stati annunciati 5 miliardi di euro di investimenti, di cui 2 miliardi coperti da fondi pubblici italiani. Per Agrate Brianza, invece, sono stati stanziati 686 milioni di euro tra fondi statali e Pnrr, ma, secondo il portale OpenPnrr, questi non risultano ancora erogati. Marton chiede al Governo di chiarire lo stato di questi finanziamenti e di verificare se l’azienda abbia assunto impegni precisi in termini di occupazione e sviluppo industriale.

Il rischio di 800 esuberi

Il piano di riorganizzazione di STMicroelectronics rappresenta una minaccia per oltre 800 lavoratori di Agrate Brianza, che potrebbero perdere il posto nei prossimi due anni. Marton non si limita a chiedere dettagli sui fondi, ma interroga il Governo Meloni sulle misure previste per tutelare i dipendenti in caso di conferma degli esuberi. L’interrogazione punta a capire se l’esecutivo sia pronto a intervenire per proteggere un polo strategico come quello brianzolo, evitando ricadute sociali ed economiche sul territorio.

Un’attesa carica di preoccupazione

Mentre i lavoratori attendono l’incontro di giugno per conoscere il destino dello stabilimento, l’azione di Marton porta la questione STMicroelectronics all’attenzione nazionale. La vicenda di Agrate Brianza non è solo una questione locale, ma tocca temi più ampi legati alla gestione dei fondi pubblici e alla tutela dell’occupazione in un settore chiave come la microelettronica. La comunità brianzola guarda con apprensione al futuro, sperando in risposte che garantiscano stabilità e continuità per uno dei suoi principali centri produttivi.