Il corpo nudo contro la violenza sugli animali: la protesta di Maria Sofia Federico a Roma
La giovane influencer si spoglia davanti alla Lupa Capitolina e scrive "Milk is murder" sul suo corpo.
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La denuncia di Maria Sofia Federico
"Voglio far vedere al mondo le atrocità che subiscono gli animali ogni giorno. Il latte è un omicidio, perché le mucche sono sfruttate, violentate, separate dai loro figli e munte fino alla morte. E' assurdo che si scandalizzino per un corpo nudo, mentre ignorano la sofferenza degli animali". Queste le parole di Maria Sofia Federico, influencer vegana, attivista per i diritti umani e animali, ex alunna del programma televisivo 'Il collegio' e collaboratrice della Rocco Siffredi Academy.
La ragazza, 23 anni, ha deciso di usare il suo corpo come strumento di protesta e di sensibilizzazione, spogliandosi completamente e scrivendo in rosso sul suo petto e sulla sua pancia lo slogan “Milk is murder”, il latte uccide. Poi si è sdraiata sotto la celebre statua della Lupa Capitolina, simbolo di Roma e della sua fondazione mitica.
L'azione di Ribellione Animale
![Maria Sofia Pia Federico](https://slyvi-tstorage.fra1.digitaloceanspaces.com/l107192664264_tml428072744705_228435711189_1707427316819713.jpg)
Maria Sofia non era sola. Con lei, altri due giovani attivisti di Ribellione Animale, un movimento nonviolento che lotta per la liberazione degli animali e per un futuro vegetale. I due, vestiti di nero, hanno scelto come bersaglio un'altra statua emblematica dei Musei Capitolini: quella di Marco Aurelio a cavallo, l'unico esempio antico di statua equestre in bronzo conservato fino ai nostri giorni.
I due hanno lanciato sulla statua delle ragnatele finte di colore viola, simbolo della prigionia e della schiavitù degli animali, e si sono incollati al pavimento con della colla ecologica. Sulle loro magliette, gli slogan: "Basta animali nei circhi" e "Ribellione Animale Futuro Vegetale".
L'azione, durata circa dieci minuti, è stata documentata da un fotografo, anch'egli parte del gruppo. I quattro sono stati poi fermati dalla polizia e portati in commissariato per l'identificazione, ma non sono stati denunciati né multati.
La campagna Kimba
L'azione di oggi, venerdì 8 febbraio, rientra nella campagna Kimba, lanciata da Ribellione Animale il primo febbraio scorso a Piazza del Popolo. La campagna prende il nome dal leone Kimba, fuggito dal circo di Ladispoli a novembre 2023 e ucciso dai carabinieri dopo una lunga caccia.
Gli attivisti chiedono al governo italiano di approvare un decreto legislativo per porre fine all'uso degli animali nei circhi e in altre forme di spettacolo, seguendo l'esempio di altri paesi europei come la Francia, il Regno Unito e la Germania.
Ribellione Animale ha annunciato che continuerà le sua protesta nonviolenta fino a quando non sarà ascoltata la sua richiesta. "Non ci fermeremo finché non sarà riconosciuta la dignità e il diritto alla vita di tutti gli esseri senzienti", ha dichiarato il portavoce del movimento.