Ronco piange Andrea, giovane papà e osteopata: l’addio tra dolore, fede e riconoscenza
Tantissime persone hanno riempito la chiesa di Novate per l’ultimo saluto al 43enne, padre di due bambine e osteopata molto stimato
Morte di un giovane papà, folla e commozione ai funerali
Come riportato da PrimaMonza, sabato mattina una folla commossa ha gremito la chiesa della Madonna della Pace per dare l’ultimo saluto al giovane papà Andrea Passoni, osteopata di 43 anni residente a Ronco Briantino, colpito da una grave malattia. A celebrare la funzione religiosa don Eugenio Folcio, parroco del paese, insieme a don Matteo Albani, sacerdote amico del defunto che nel 2015 aveva celebrato le sue nozze con la moglie Veronica.
Abbiamo tutti il desiderio di mettere ordine alle tante domande che ci tormentano in questo momento – ha detto don Eugenio –. Anche Gesù sulla croce urlò a gran voce ‘Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?’, così anche noi ora ci chiediamo soprattutto perché. Ed è giusto se lo urliamo. Perché una morte come questa, di un giovane papà, ci aggredisce e ci provoca”. Il sacerdote ha poi aggiunto: “In questo congedo carico di nostalgia, possiamo sentire la frescura di questo abbraccio di speranza che non delude mai.
Ricordo e testimonianza per Andrea Passoni
Andrea è stato un dono per i suoi, per chi lo ha conosciuto e avvicinato – ha continuato il parroco –. Ha preso sul serio il prossimo, ha saputo metterlo a suo agio offrendo fiducia e speranza con la sua professionalità. Ha preso Dio sul serio perché ha chiesto ai medici di non accanirsi quando le prospettive di vita erano nulle e si è affidato al Signore chiedendo l’unzione dei malati e rispondendo ‘sono sereno’.
Al termine della cerimonia, molti sono stati toccati anche dalle parole della dottoressa Laura Bertelè, con cui Passoni collaborava da anni:
La notizia che la tua grande anima ora è libera nella Luce mi ha raggiunto a Champoluc dove saresti dovuto arrivare in questi giorni per curare le persone riunite per la settimana di terapia.
La dottoressa ha ricordato come Passoni sapesse “guardare dentro e sciogliere i nodi psicofisici” dei pazienti, adulti e bambini, con profonda empatia. La cerimonia si è conclusa con un lungo applauso mentre il feretro veniva accompagnato al tempio crematorio.
Lunedì torna Monza una città da serie A
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