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Fabio Viviani, centrocampista attivo tra gli anni '90 e l'alba del nuovo millennio, ha parlato ai microfoni del Corriere del Veneto in relazione alla sfida tra Monza e Vicenza; sodalizi in cui lui ha militato e per i quali nutre ancora dei bei ricordi.

Nella "città del Palladio" ha vissuto il picco calcistico più elevato (243 caps tra il '92 e il 2001) da calciatore, protagonista col Vicenza dei miracoli di Guidolin, vincitore della Coppa Italia 96/97 (contro il Napoli) e semifinalista in Coppa delle Coppe l'anno successivo; berici eliminati per un soffio dal Chelsea di Vialli e Zola, al ritorno a "Stamford Bridge". A Monza (51 gettoni) un triennio tra B e C1, caratterizzato da una retrocessione in C1, una promozione in B e un bruttissimo infortunio che lo ha costretto lontano dai campi per un anno, periodo nel quale i brianzoli lo hanno aspettato. Viviani, presente anche in quel Milan che vinse poi la Coppa Campioni del 1988/89, ha svelato per chi fa il tifo domani:

"Ho bei ricordi in entrambe le piazze. A Monza sono ripartito dopo l’anno del Milan e per loro provo tanta riconoscenza, mentre a Vicenza ho vissuto la maggior parte della carriera, ho ottenuto successi importanti e poi ci sono l’attaccamento alla città, il fatto di essere rimasto a viverci. Tante cose che mi fanno sentire legato alle fortune e alle sfortune dei colori biancorossi. Per il Vicenza, credo sia normale, ma sarà una partita difficile e non solo per i giocatori in campo, anche per me, perché tifo Vicenza ma per il Monza come dicevo ho una forte riconoscenza".

Fonte foto in evidenza: Libro 'E non andremo mai in Serie A...'