L'analisi - Un bel Monza nella prima frazione supera poi con sofferenza (per via di qualche episodio) un fastidioso Ravenna. Chiricò e Marchi...
Rilevante vittoria biancorossa contro il Ravenna nella 23^ giornata di campionato che permette ai brianzoli di superare gli stessi romagnoli e di collocarsi in sesta piazza di graduatoria, a cinque punti dalla seconda classificata Imolese. Sono 22 i punti della gestione Brocchi in quindici gare, cinque le reti subìte nelle ultime undici mentre salgono a quattordici quelle realizzate. Inoltre ammontano a sette (13 punti) i match in cui il 1912 è imbattuto, risale infatti all'11 dicembre a Rimini l'ultima sconfitta (allo scadere).
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Brocchi ha schierato il doppio regista (Fossati e Armellino) in un 4-4-2 che in fase di possesso si è espresso molto bene con ritmo, fraseggi fluidi, idee piuttosto chiare, convinzione e soprattutto personalità; da una bella triangolazione dei migliori in campo Chiricò e Marchi è nato il meritato vantaggio al quarto d'ora e a taccuino si sono annotate almeno altre due chance limpide con Marchi (traversa) e Brighenti per arrotondare nel prosieguo. Come detto i Bagaj per una buona mezzora sono stati convincenti nel mantenimento delle redini del possesso palla ma hanno concesso qualcosa a livello di marcature in area difensiva centralmente, con Nocciolini che ha scaldato i guanti di Guarna.
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Nella ripresa il canovaccio è un attimo mutato, i padroni di casa non sono apparsi così brillanti come nella prima frazione e gli uomini di Foschi (schierati 3-5-2 con Selleri a offrire meno punti di riferimento possibili) hanno guadagnato campo e fiducia mentre il Monza è calato in fase di impostazione e sull'aspetto fisico. Al 61' il patatrac da matita rossa di Guarna, decisivo in positivo a Meda qualche giorno prima, che non ha controllato clamorosamente una debole inzuccata di Nocciolini su corner. L'impressione che i ravennati, nonostante non stessero sfigurando, avrebbero potuto segnare solo grazie ad un episodio, i brianzoli poi per abbondanti dieci minuti hanno accusato il colpo e concesso qualche spazio di troppo agli avversari. Tuttavia con gli ingressi di Ceccarelli e Palazzi per Chiricò (calato alla distanza) e Fossati la situazione è migliorata con tanto di reazione e il Monza è passato a sette dalla fine con l'imprescindibile Marchi che si è conquistato una vera e propria manna dal cielo su assist di Ceccarelli, un rigore che Derrick ha trasformato concretizzando una vittoria sostanzialmente legittima.
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Il nuovo Monza sta crescendo piano piano ma sta ottenendo risultati preziosi; bisogna sì migliorare sotto alcuni punti di vista, da quello fisico-atletico a quello tattico, soprattutto in fase di non possesso, ma il roster sta manifestando idee chiare e personalità oltre che una buona intesa in fase di proposizione e negli scambi stretti. Da giocatori di questo lignaggio qualitativo ce lo si aspetta ma dalla cintola in su le vicissitudini stanno progredendo positivamente con un piuttosto sorprendente anticipo; gli under stanno reggendo bene e con coraggio l'urto delle pressioni e dei nuovi meccanismi e anche Giudici, al rientro, è stato incoraggiante nel ruolo di terzino destro che negli scorsi mesi lo ha visto invece piuttosto in difficoltà. La difesa deve migliorare in alcuni frangenti sull'ambito collettivo di movimenti e marcatura ma sta già evidenziando buonissimi riscontri a livello individuale. La strada sembra essere quella giusta, bisogna continuare su questo atteggiamento e migliorare scrupolosamente ogni particolare.
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Sandro Coppola