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infermieri

Negli ultimi tredici anni, la FNP Pensionati CISL ha attivato 14 Sportelli sociali, di cui 10 nella provincia di Monza Brianza e 4 in quella di Lecco. Nel solo 2024, questi sportelli hanno assistito oltre 500 persone, offrendo ascolto, informazioni e orientamento sui servizi territoriali e sulle agevolazioni per chi si prende cura di familiari fragili. Le famiglie, spesso sopraffatte dall’urgenza di soddisfare bisogni immediati e dalla complessità di interagire con molteplici enti, trovano negli sportelli un supporto concreto per affrontare ansia e difficoltà, ottenendo indicazioni su ausili, assistenza domiciliare e sostegni economici.

Il portale “Assistere in famiglia”

Durante il corso, le dottoresse Stefania Bolis e Cristina Cunis di ATS Brianza hanno presentato il portale Assistere in famiglia (www.assistereinfamiglia.org) (www.assistereinfamiglia.org), uno strumento innovativo sviluppato con la collaborazione delle ASST di Brianza e Lecco, l’IRCCS San Gerardo e gli Ambiti territoriali. Il portale raccoglie in un’unica piattaforma tutte le informazioni sui servizi offerti da Comuni, enti sanitari, socio-sanitari e organizzazioni del Terzo settore per supportare le famiglie che gestiscono l’assistenza domiciliare. Gli operatori degli Sportelli sociali avranno il compito di guidare le famiglie nell’uso di questo strumento, ancora poco conosciuto, per semplificare l’accesso alle risorse disponibili.

La misura B1: un sostegno per le fragilità gravi

Un altro focus del corso, curato dalla dottoressa Faustina Lobuono di ATS Brianza, ha riguardato la misura B1, finanziata dal Fondo per la Non Autosufficienza. Questa misura è rivolta a persone con gravissima disabilità, beneficiarie dell’indennità di accompagnamento, che vivono al domicilio e presentano un ISEE sociosanitario inferiore a 50.000 euro (o 65.000 per i minori). È pensata per casi complessi, come demenze gravi, disturbi comportamentali legati all’autismo o stati vegetativi. La misura offre contributi economici mensili, variabili in base al tipo di assistenza (dal caregiver familiare o da un assistente assunto regolarmente), e un voucher per acquistare prestazioni sociosanitarie, come servizi di supporto professionale.

L’importanza di riconoscere i caregiver

ospedale

I dati evidenziano l’urgenza di sostenere i caregiver familiari: il 5,2% della popolazione di ATS Brianza necessita di assistenza, coinvolgendo almeno due persone per ogni fragile, per un totale che supera il 10% della popolazione locale impegnata in attività di cura. Questo ruolo, spesso ricoperto da donne, può escluderle dal mercato del lavoro, con conseguenze sociali ed economiche significative. Riconoscere e tutelare i caregiver non solo valorizza il loro impegno, ma garantisce i diritti delle persone con disabilità. La CISL si batte per rafforzare la legge regionale lombarda sul caregiver (L.R. 23/2022) e per promuovere una normativa nazionale che attribuisca valore sociale ed economico a questo lavoro volontario e continuo.

Un impegno per il futuro

Il corso del 4 giugno rappresenta un passo avanti nella formazione degli operatori, chiamati a essere punti di riferimento per le famiglie in un contesto sempre più sfidante. La CISL continua a investire negli Sportelli sociali, promuovendo strumenti come il portale Assistere in famiglia e approfondendo le conoscenze su misure come la B1. L’obiettivo è costruire una rete di supporto alle famiglie, alleviando il peso di chi si dedica alla cura e assicurando che nessuno venga lasciato solo di questa responsabilità.