x

x

Ci sono storie che nascono in silenzio e poi trovano spazio nella luce più grande. Percorsi che parlano di determinazione, talento e capacità di trasformare la propria esperienza in un messaggio universale. A volte questo passa attraverso il lavoro, altre attraverso l’arte, altre ancora grazie allo sport e ai valori che rappresenta.

Quando un riconoscimento arriva non per caso ma come risultato di un cammino fatto di impegno e resilienza, diventa inevitabilmente un simbolo per tanti. Non solo per chi condivide la stessa esperienza personale, ma anche per chi osserva e impara.

Questa è una di quelle storie. Un racconto che unisce la forza dell’inclusione, la voglia di partecipare e l’orgoglio di rappresentare una comunità spesso poco ascoltata.

La protagonista è una giovane donna brianzola che ha trovato nella creatività e nel lavoro un modo per farsi strada, e ora si prepara a vivere un momento straordinario.

Milano Cortina inclusione e percorso personale verso la fiaccola olimpica

Beatrice Tassone, 21 anni, di Cologno Monzese, ragazza autistica, albina e ipovedente, formata da PizzAut e oggi assunta da Coop Lombardia, sarà tra i tedofori che porteranno la fiaccola dei Giochi di Milano Cortina 2026. Percorrerà un tratto della staffetta a Novara il 13 gennaio, accompagnata da un manager dell’azienda per cui lavora.

Beatrice è diventata un volto noto sui social grazie al suo manga dedicato alla vita delle persone autistiche e alla divulgazione sulla sua esperienza con la disabilità, in arte diventa proprio Bea's MangArt. La sua partecipazione alla staffetta nasce proprio dalla segnalazione di Coop Lombardia, che ha proposto il suo nome agli organizzatori.

«È con grande onore e una gioia immensa che vi comunico che sarò una tedoforo. Questo ruolo é un'importante opportunità per dare voce e visibilità a tutte le persone disabili nel mondo sportivo. Avrò tra le mani la Fiaccola Olimpionica», ha scritto su Facebook.

Beatrice Fassone in arte Beas' MangArt
Beatrice Fassone in arte Beas' MangArt / Foto Facebook

Disabilità sport e messaggio di inclusione

Nel suo annuncio, la giovane ha parlato del valore simbolico della partecipazione olimpica e del ruolo dello sport come strumento di unione e crescita.

Essere tedoforo significa portare un simbolo di unità, forza e speranza, e io intendo fare del mio meglio per rappresentare non solo me stessa, ma anche tutti coloro che affrontano sfide quotidiane. Ogni passo che farò con la torcia in mano sarà un tributo alla tenacia e alla determinazione di milioni di atleti che, nonostante le difficoltà, continuano a inseguire i loro sogni.

Lo sport è un linguaggio universale, capace di abbattere barriere e costruire ponti tra le differenze. Sarà un onore e un privilegio far parte di questo evento straordinario, dove l'inclusione e il rispetto saranno celebrati.

Un messaggio potente, che sottolinea l’importanza della rappresentanza nelle grandi manifestazioni sportive e il valore della inclusione nella quotidianità, nel lavoro e nelle passioni.

È con grande onore e una gioia immensa che vi comunico che sarò una tedoforo. Questo ruolo é un'importante opportunità...

Pubblicato da Bea's MangArt su Sabato 1 novembre 2025