Monza e le ville in vendita: i conti di Fininvest spaventano i Berlusconi
Bilanci in calo, vendite in corso e un futuro tutto da scrivere per gli eredi di Silvio Berlusconi.

È convocata per giovedì 26 giugno l’assemblea degli azionisti di Fininvest, chiamata a mettere ordine nell’eredità di Silvio Berlusconi. Un appuntamento che potrebbe sancire l’avvio della dismissione di alcuni asset ormai considerati poco strategici per gli eredi del Cavaliere.
A pesare, e non poco, sono soprattutto le società immobiliari e il club Mde Ac Monza. Il calcio, che era una passione personale di Berlusconi, oggi rappresenta un costo non più sostenibile per la holding di famiglia. E le voci su una cessione imminente si fanno sempre più insistenti.
I conti degli eredi zoppicano: Monza calcio verso la cessione

I numeri parlano chiaro: nel primo anno senza Silvio, il gruppo Fininvest ha registrato un utile netto inferiore di 100 milioni rispetto all’ultimo bilancio con il fondatore ancora in vita.
Se da un lato le controllate più redditizie come Mediaset (Mfe), Mondadori e Mediolanum hanno garantito buoni margini, dall’altro pesano come macigni le perdite legate al mattone e al calcio.
Il Monza calcio, nonostante abbia ridotto il buco da 65 milioni del 2022 a meno di 47 milioni, resta in profondo rosso. Ecco perché la cessione è ormai considerata inevitabile. L’obiettivo è realizzare circa 30 milioni con la vendita del club brianzolo.
Nelle ultime settimane gli incontri si sono intensificati. Il nome che circola con più insistenza è quello di Mauro Baldissoni, ex dirigente della Roma, oggi al lavoro per costruire un consorzio di investitori interessati a rilevare la società biancorossa.
Non solo calcio: ville Berlusconi sul mercato
Ma non è solo il calcio a creare grattacapi agli eredi. Anche il settore immobiliare si sta rivelando una zavorra pesante.
La società Idra Immobiliare, che gestiva parte del patrimonio edilizio di Berlusconi, ha chiuso il bilancio con un passivo di 20 milioni, nonostante la vendita alla figlia Barbara del complesso di Macherio per 25 milioni.
Secondo quanto riporta Repubblica, tra gli asset destinati alla vendita ci sono due gioielli simbolo della famiglia Berlusconi: Villa Certosa, in Sardegna, e Villa Gernetto, a Lesmo. La prima, valutata nel 2021 circa 260 milioni, oggi potrebbe valere ben oltre il doppio.
Il piano degli eredi: meno debiti e nuovi investimenti
Vendendo le due ville e il Monza calcio, i debiti attuali della galassia Fininvest verrebbero praticamente dimezzati. Una mossa che consentirebbe ai cinque eredi — Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi — di aprire una nuova fase.
Il futuro della holding sarà orientato verso il rafforzamento delle attività più redditizie — media, editoria e finanza — e la dismissione dei cosiddetti “rami secchi”, quelli che oggi drenano risorse senza offrire ritorni adeguati.
Lunedì torna Monza una città da serie A da una sede inedita
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