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Il mondo delle imprese italiane è sempre più sotto i riflettori: competitività, trasformazioni digitali e reputazione sono ormai fattori determinanti per misurare il valore di un manager. Non si tratta soltanto di bilanci e fatturati, ma anche di come i dirigenti sanno rappresentare il proprio ruolo agli occhi del pubblico e dei mercati.

In questo scenario, la reputazione online è diventata un indicatore di forza, capace di incidere tanto sull’immagine personale quanto sulle strategie aziendali. Essere ai vertici di una classifica che misura autorevolezza e percezione pubblica significa molto più che avere un nome noto: è il riconoscimento di una leadership consolidata.

Per alcuni settori come finanza, energia e moda, dominare la reputazione digitale è quasi naturale. Più sorprendente, invece, è il risultato per un comparto spesso al centro di trasformazioni rapide come quello dei media.

Ed è proprio in quest’area che arriva la conferma più importante di settembre.

Classifica top manager reputazione: Berlusconi in vetta