Dalla Mondadori al Monza: luci e ombre nei conti Fininvest post Berlusconi
Nel 2024 l’utile complessivo del gruppo scende sotto i 100 milioni: pesano le perdite immobiliari, tiene l’editoria con Mondadori, in flessione anche le holding e il Monza

I bilanci depositati finora – relativi a una quindicina di società della galassia Fininvest, tra cui AC Monza, Mondadori, MFE Group e numerose realtà immobiliari – mostrano come nel 2022 l’utile netto complessivo fosse di 196,7 milioni di euro. Nel 2024, sotto la gestione diretta dei cinque figli di Berlusconi, la cifra si ferma a 95,1 milioni.
Tra gli elementi positivi, il contenimento delle perdite dell’AC Monza (47,9 milioni contro i 65,4 del 2022) e il miglioramento di Mondadori, che ha chiuso con 60,2 milioni di utile rispetto ai 51,5 di due anni prima.
Immobiliare in difficoltà: sette società su otto in rosso
Il settore immobiliare è quello che ha inciso maggiormente sul calo complessivo degli utili. Su otto società analizzate, sette hanno registrato perdite. Immobiliare Idra, per esempio, ha chiuso il 2024 con un rosso di 20,9 milioni di euro, nonostante la cessione del complesso di Macherio a Barbara Berlusconi: nel 2022 il passivo era stato meno della metà (9,57 milioni).
Ancora più marcato il dato di Fininvest RES, azionista di Idra e proprietaria di Villa Gernetto, che ha registrato una perdita di 43,3 milioni, quadruplicata rispetto al 2022.
Peggioramenti significativi anche per Dolcedrago (da 829 mila euro a 7,1 milioni di euro di perdite) ed Essebi Real Estate (da 204 mila euro a 1,6 milioni).