Metro Monza, oggi la verità: cosa può succedere e perché rischia di saltare
Il destino della metro a Monza si decide oggi: 600 milioni bloccano il progetto da un anno

Oggi, giovedì 26 giugno, è il giorno della verità. A mezzogiorno a Roma si tiene l'incontro tra il ministro Matteo Salvini, i rappresentanti di Regione Lombardia, i sindaci dei comuni coinvolti (tra cui il monzese Paolo Pilotto) e il Governo.
Il nodo cruciale? Quei quasi 600 milioni di euro di extracosti che, da oltre un anno, bloccano il progetto del prolungamento della linea lilla della metro da Bignami fino a Monza Polo Istituzionale.
Un progetto che sembrava pronto a partire già l’estate scorsa, ma che si è arenato quando il Comune di Milano ha inviato al Ministero un documento che certificava proprio questi extracosti.
Quei 600 milioni bloccano la metro da un anno
Da allora è stato tutto un rimpallo di responsabilità. Il ministro Salvini, più volte anche in Brianza, ha ribadito l'importanza strategica della metro per Monza e per tutto il territorio, ma finora le parole non si sono tradotte in fatti concreti.
A rendere il quadro ancora più complesso ci ha pensato il governatore della Lombardia Attilio Fontana, che nei giorni scorsi ha dichiarato chiaramente: "La Regione non metterà un euro in più". Una doccia fredda che rischia di far saltare definitivamente il progetto.
Chi spinge per avere la metropolitana a Monza
La battaglia per la metro non è solo politica. È un tema che unisce davvero tutti: maggioranza e opposizione, ma anche il mondo delle imprese, dell’artigianato e del commercio di Monza e della Brianza.
Perfino le associazioni civiche come HQMonza sono da anni in prima linea. Nei giorni scorsi è partita anche una raccolta firme online che ha già superato quota mille adesioni. L’obiettivo è chiaro: fare pressione sul Governo affinché stanzi quei 600 milioni fondamentali.
Le 7 fermate della metro lilla e le polemiche
Secondo il progetto, la metropolitana lilla avrà 7 fermate a Monza: Campania, Marsala, Monza FS, piazza Trento e Trieste, Villa Reale, ospedale e Polo Istituzionale. Il terminale di Casignolo ospiterà il deposito della metro, grande quanto 11 campi da calcio.

Negli ultimi mesi però si è aperto un dibattito accesissimo. Alcuni amministratori hanno persino ipotizzato di tagliare una o più fermate pur di far quadrare i conti. L’assessore al Commercio di Monza, Carlo Abbà, ha proposto di eliminare la fermata di piazza Trento. Altri suggeriscono di fermare il progetto all'ospedale, cancellando il capolinea di Polo Istituzionale, strategico per i pendolari della Valassina e della Monza-Saronno.
Perché la metro è fondamentale per Monza e la Brianza
Il progetto non riguarda solo Monza, ma tutta la Brianza. Il capolinea al Polo Istituzionale, con il maxi parcheggio previsto, permetterebbe a migliaia di pendolari di lasciare l’auto e proseguire in metro verso Milano, sgravando così il traffico della Valassina e delle altre arterie principali.
Per Monza sarebbe un salto nel futuro: collegamenti più rapidi, meno inquinamento, più qualità della vita e un valore aggiunto per l’economia locale. Tutto però dipende dall’esito del vertice di oggi.
Lunedì torna Monza una città da serie A da una sede inedita
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