Defibrillatori e arresto cardiaco, nuove regole in Lombardia: cosa cambia per tutti
La delibera regionale recepisce le linee guida europee e americane: ecco quando serve la formazione, dove è obbligatorio il Dae e cosa cambia per i cittadini
In caso di arresto cardiaco, ogni minuto può fare la differenza tra la vita e la morte. E in Lombardia arrivano ora nuove indicazioni sull’uso dei defibrillatori automatici e semiautomatici esterni (Dae), per rendere la rianimazione precoce una pratica accessibile a tutti.
La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso, una delibera che aggiorna le regole sull’utilizzo dei Dae e l’attivazione dei progetti di defibrillazione precoce. Il documento è stato elaborato da Areu – Agenzia Regionale Emergenza Urgenza e recepisce le più recenti linee guida internazionali dell’European Resuscitation Council (Erc) e dell’American Heart Association (Aha).
“Ogni minuto è prezioso”: l’obiettivo della Regione
“Le manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’utilizzo del Dae sono strumenti essenziali per salvare vite umane – ha spiegato Bertolaso –. Ogni minuto è prezioso in caso di arresto cardiaco, e la formazione dei cittadini può fare la differenza tra la vita e la morte. Con questa delibera vogliamo rafforzare la rete di emergenza, diffondere i defibrillatori e promuovere la cultura del primo soccorso”.
Chi può usare il Dae anche senza formazione

Il documento chiarisce che chiunque può utilizzare un defibrillatore, anche senza un corso specifico, nei casi di sospetto arresto cardiaco.
Gli apparecchi forniscono comandi vocali automatici e, in contatto con la sala operativa 118, i cittadini possono seguire passo dopo passo le istruzioni degli operatori Areu.
Quando è obbligatoria o raccomandata l’abilitazione
Il testo distingue tre livelli di abilitazione:
- Obbligatoria per i soccorritori che operano su ambulanze o in contesti sanitari;
- Fortemente raccomandata per chi lavora in impianti sportivi o gestisce eventi pubblici;
- Raccomandata per studenti delle scuole secondarie e personale non sanitario di enti pubblici.
Dove non può mancare il defibrillatore
La presenza del Dae è obbligatoria o raccomandata in luoghi ad alto afflusso di persone:
impianti sportivi, aeroporti, centri commerciali, musei, stazioni ferroviarie e grandi spazi pubblici.
Negli ultimi tre anni il numero di interventi con Dae è cresciuto costantemente: 339 nel 2021, 428 nel 2024.
In Lombardia oltre 23mila defibrillatori attivi
Secondo i dati Paddles (Public Access Defibrillation Data Location System), in Lombardia sono censiti 22.444 defibrillatori di pubblico accesso.
Le province più dotate sono Milano con 6.656 dispositivi, Brescia con 3.436 e Bergamo con 2.774.
Segue Monza-Brianza, che conta 1.617 Dae già registrati.



