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Dopo aver seguito la trasmissione di lunedì a Unica, non posso che trovarmi d’accordo con quanto detto da Paolo Corbetta per quanto concerne la tribuna stampa, che da libera come era un volta è diventata un posto chiuso dove non può avere contatti con nessuno. Io da tempo sono tornato in curva dove nasco come tifoso e dove sto bene perchè ritrovo i miei vecchi amici e provo emozioni che in tribuna non si provano.
https://www.youtube.com/watch?v=O2DjJuSs4xY&t=4467s
Concordo anche con Fausto Marchetti quando si lamenta per il numero non elevato di tifosi dei club allo stadio a fronte di tanti iscritti. Questa è una realtà che colpisce tutti i club, come confermatomi dai vari responsabili che stanno studiando e cercando di capire il perchè la gente si iscriva ma poi non partecipa. Monza non è mai stata una città appassionata, bisogna lavorarci tanto, ma i numeri rispetto al passato devono solo far ben sperare. Il centro e i quartieri residenziali dovrebbero essere più coinvolti.
Sabato a San Siro ci sarà Milan - Monza e per molti il cuore sarà diviso. Per me no, perchè sono milanista grazie a mio zio che mi portava allo stadio per non diventare interista, ma mi ha sempre passato il messaggio: "Tu sei monzese e la tua squadra e’ il Monza e infatti da piccolino mi portò a vedere Milan Monza". Ho pochissimi ricordi, ma ho in mente che ero spaventatissimo dal tifo milanista, quando saltavano tremava tutto. Ritornarci dopo oltre trent’anni da tifoso monzese, per anni una volta iniziato a lavorare e quindi indipendente ero abbonato sia al Milan in piccionaia e in curva al Monza. Con una squadra vincevo, con l’altra mi deprimevo, ma alla fine la squadra che non ho mai abbandonato è anche quella che mi ha fatto soffrire di più e quindi innamorare di più, perchè alla fine i veri tifosi sono un po' masochisti. FORZA MONZA!
Gabriele Passoni