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Il “Dottor Sottile” Annibale Frossi, alla guida del Monza nella stagione d’esordio in B dopo la promozione del 1951
Il “Dottor Sottile” Annibale Frossi, alla guida del Monza nella stagione d’esordio in B dopo la promozione del 1951

Il numero 7, si sa, è considerato speciale perché spesso associato a perfezione, completezza, anche sacralità in molte culture. 7 come le vittorie consecutive del Monza di Paolo Bianco, meritatamente capolista in Serie B con tanta determinazione, stile e maturità. Il numero sarà anche perfetto, ma l’obiettivo è quello di confermarsi ancora e ancora a partire dal prossimo impegno in trasferta di domenica 30 novembre. 
Allo Stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia, ore 15, i brianzoli sfideranno i locali della Juve Stabia guidata da Ignazio Abate, reduci dal ko di Genova con la Sampdoria, nona in campionato e agganciata al treno playoff con una gara da recuperare. Un avversario da non sottovalutare e che riporta alla memoria un unico, curioso precedente disputatosi a Napoli più di 74 anni fa.

Lo Stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia
Lo Stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia

L’unico precedente ufficiale

L’unico incrocio in Campania tra lo “Stabia” e il Monza risale al lontano 16 settembre 1951, in occasione della 2ª giornata della Serie B 1951-1952, primo, storico torneo cadetto per entrambi i club. Trattasi di un curioso match d’altri tempi, giocatosi a Napoli in una giornata calda come il tifo locale e terminato in pareggio, 1-1. 
Curioso in quanto “Stabia” non è il diminutivo dell’intero nome della società che oggi conosciamo, ma un’altra squadra antenata dell’attuale Juve. Infatti solo due anni più tardi, nel 1953, lo Stabia sarebbe fallito, lasciando spazio alla Juve Stabia, allora “solo” seconda squadra cittadina. La promossa Juve avrebbe così abbandonato i colori bianconeri per adottare il gialloblù, accogliendo la storia del vecchio Stabia e della città stessa.

Ad essere precisi, dunque, non ci sarebbero precedenti e il Monza non ha mai affrontato il club campano, se non in una sua versione più antica e romantica.