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Accessibilità a tutti, senza limiti. Questo potrebbe essere lo slogan della trasformazione che subirà uno dei monumenti principe della città di Monza. Stiamo parlando dell'Arengario, situata nel cuore del centro storico e da alcuni anni chiusa al pubblico. Perché? Semplice, non è accessibile ai disabili.

Il precedente

“L’omessa predisposizione da parte dell’amministrazione di misure volte a eliminare le barriere architettoniche in un luogo destinato alla frequentazione collettiva, sebbene possa apparire una condotta neutra, è idonea a incidere, di fatto, nella sfera soggettiva di tutti i portatori di disabilità motoria”. Questo è uno stralcio della sentenza che, nel 2022, condannò il comune di Monza al risarcimento di 3 mila euro alla Lehda (Lega per i diritti delle persone con disabilità). 

I fatti si riferivano a due anni prima, quando l'associazione decise di portare il caso davanti a un giudice, per l'impossibilità delle persone diversamente abili di accedere alle manifestazioni presso l'Arengario, per la mancanza di strutture architettoniche adeguate. Per questo motivo, il monumento è rimasto chiuso in tutti questi mesi. 

Arengario di Monza

La “svolta di cristallo”

Il comune di Monza ha deciso che è giunto il momento di emendare a questo problema e ha messo in cantiere la possibilità di costruire un ascensore di cristallo per permettere a tutti di accedere all'Arengario. Sul modello del Broletto di Como, infatti, l'idea è quello di installarne uno proprio davanti alla scalinate, sotto i portici. 

Bisognerà adeguare le fondamenta e intervenire sulla struttura, ma si pensa che, con uno stanziamento di 500 mila euro e un anno circa di lavori, l'opera possa essere completata entro l'estate 2025. 

Gli studi di fattibilità sono già stati eseguiti, sono già stati allertati alcuni prestigiosi architetti per il disegno dell'opera. La consegna del progetto tecnico ed economico si spera possa arrivare entro la primavera, per poi procedere con l'inizio dei lavori, probabilmente da settembre. 

Insomma, tutto sembra essere pronto per ridare nuova vita a una struttura che, dalla fine del 1200, campeggia in pieno centro città, conquistando tutti per la sua maestosa bellezza.