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Si parla spesso di bullismo, ma troppo di rado ci si sofferma su quanto possa essere organizzato, ripetuto e crudele. Non è solo questione di insulti o di esclusioni sociali: dietro certi episodi si nasconde un malessere profondo che coinvolge non solo chi subisce, ma anche chi infligge. A volte, questi comportamenti si nascondono dietro un’apparente goliardia. Altre volte, esplodono in contesti dove nessuno si aspetterebbe di trovare odio e violenza.

Come una biblioteca comunale, luogo simbolo di cultura e quiete. Ma è proprio lì che ha avuto inizio una vicenda che ha fatto scattare una delicata indagine della Procura dei minori, portando a perquisizioni domiciliari e sequestri.